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L'iniziativa

Il questore consegna al vescovo Crociata l’olio del Giardino della Memoria di Capaci

Il giardino curato dall’associazione Quarto Savona 15 sorge nel luogo dove il 23 maggio 1993 avvenne l’esplosione in cui persero la vita il giudice Falcone, la moglie e la scorta. L’olio sarà consacrato nella messa crismale della settimana santa

A 31 anni di distanza dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio (rispettivamente il 23 maggio e il 19 luglio), il ricordo dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, delle loro scorte e di quanti hanno perso la vita nella battaglia alla mafia, resta ancora vivo anche grazie a una serie di iniziative. Tra queste quella che c’è stata questa mattina presso la curia di Latina dove il questore Raffaele Gargiulo ha consegnato al vescovo Mariano Crociata una boccetta contenente l’olio proveniente dal Giardino della Memoria di Capaci.

Nel luogo in cui avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio del 1993, infatti, oggi sorge un giardino curato dall’associazione Quarto Savona 15, che prende il nome dalla sigla radio utilizzata dall’equipaggio della polizia di scorta al giudice Faclone e che è stata fondata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta. Nel Giardino della Memoria, spiegano dalla Questura, sono stati piantati diversi alberi di ulivo, ciascuno dedicato a una persona delle istituzioni caduta per mano mafiosa. L’olio ricavato dai frutti degli alberi di ulivo è stato donato a tutte le diocesi d’Italia per essere consacrato in occasione della messa crismale della settimana santa ed essere poi utilizzato come olio santo nel corso dell’anno liturgico corrispondente con il trentennale.

Si tratta di un gesto altamente simbolico per commemorare le vittime della mafia nell’approssimarsi del 31esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio; un segnale importante, che il frutto nato dalla terra bagnata dal sangue dei martiri di giustizia, possa assurgere a simbolo di redenzione.

“Ringrazio la Questura per il dono dell’olio, che in questo caso raggiunge il livello di grande valore simbolico - ha detto il vescovo Crociata -. La prossimità della pasqua ci invita ad unirlo all’olio che sarà benedetto nella Messa del Crisma e soprattutto ci riposta il richiamo Pasquale alla resurrezione, a risorgere dalla morte del male. Che la nostra vita fiorisca con opere di giustizia e di bene. Grazie”

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