rotate-mobile
Attualità

Nella sede della Regione una panchina rossa in memoria delle vittime del massacro del Circeo

Rientra nell’ambito delle iniziative illustrate dal presidnete Zingaretti per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Una panchina rossa in memoria delle vittime del massacro del Circeo nella sede della Regione Lazio. Questa una delle iniziative e delle azioni promosse dalla Giunta regionale in occasione Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e illustrante oggi, 25 novembre, dal presidente Nicola Zingaretti. Nel corso della conferenza stampa erano presenti poi anche l’assessora alle Pari Opportunità e Turismo, Giovanna Pugliese, la presidente della IX Commissione Consiliare Pari Opportunità Eleonora Mattia ed il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma, Antonio Galletti.

Nel corso dell’evento sono stati illustrati in particolare tutti i servizi attivi nel Lazio (centri antiviolenza e case rifugio) e i tanti progetti promossi dall’Assessorato alle Pari Opportunità e Turismo per sostenere psicologicamente ed economicamente le vittime di abusi e violenza e per sensibilizzare, i più giovani soprattutto, su un fenomeno ancora troppo diffuso. E’ stata poi inaugurata la panchina rossa installata di fronte all’ingresso principale della Regione Lazio in via Cristoforo Colombo, alla presenza di Alice Pasquini, artista di fama internazionale che ha realizzato il lavoro grafico sulla panchina e l’attrice Eleonora Fanelli che ha letto un testo tratto dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini. Sulla panchina rossa è scritto “a Donatella Colasanti e Rosaria Lopez e a tutte le donne vittime di violenza maschile”.

Va specificato che nel Lazio, ad oggi, sono stati censiti 65 Comuni con almeno una panchina rossa installata nel loro territorio in memoria delle vittime di femminicidio.

Nuovo centro antiviolenza a Sezze

In tutto il Lazio sono attivi ad oggi sono attivi 26 Centri Antiviolenza ed è di imminente apertura il 27esimo centro, a Sezze, nella casa messa a disposizione proprio dai familiari di Donatella Colasanti. Nell’ultimo biennio il numero di CAV è passato quindi da 13 a 27, raddoppiando di fatto le “porte d’accesso” alla rete regionale dei servizi. Rete che include anche 16 Case Rifugio - nel 2018 erano 9 - ed una Casa per la Semiautonomia. Per questi servizi la Regione Lazio ha impegnato nell’ultimo biennio oltre 4 milioni di euro, quasi interamente provenienti dal Dipartimento di Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nella sede della Regione una panchina rossa in memoria delle vittime del massacro del Circeo

LatinaToday è in caricamento