rotate-mobile
Attualità San Felice Circeo

Promontorio del Circeo, stop alle arrampicate sportive: le ragioni spiegate dall’Ente Parco

L’obiettivo è tutelare la nidificazione del falco pellegrino, ma anche per questioni di sicurezza. La lettera indirizzata al Comune di San Felice Circeo e al Raggruppamento dei Carabinieri del Parco

Stop alle arrampicate sportive sul Promontorio del Circeo con l’obiettivo di tutelare la nidificazione del falco pellegrino, ma anche per questioni di sicurezza. Con una lettera indirizzata al Comune di San Felice Circeo e al Raggruppamento dei Carabinieri del Parco del Circeo, l’Ente Parco segnala “la necessità di interdire, regolamentare e sorvegliare l’attività di arrampicata sportiva nella zona del ‘Precipizio’ del Promontorio del Circeo, sia per questioni di sicurezza essendo segnalata dal Piano di Assetto Idrologico come zona ad elevata pericolosità da frana, sia per questioni di carattere conservazionistico della fauna e della flora nonché dei valori scenici e panoramici”.

Nella stessa nota, L’Ente Parco aggiunge anche che “tale attività ha comportato l’apertura di un sentiero sul versante Quarto Caldo, tracciato in maniera del tutto illegale, dalla fine della strada di Vasca Moresca (poco prima di Torre Moresca) fino al Picco di Circe, con taglio della vegetazione e marcatura con pallini e frecce rosse”. In questa area del Parco, designata Zona speciale di conservazione (ZSC) ai sensi della Direttiva Habitat della Commissione europea, è attestata la presenza del Falco peregrinai e l’attività degli arrampicatori, aggiunge ancora l’Ente Parco “crea disturbo alla specie in nidificazione e, molto probabilmente, è anche la causa della mancata nidificazione del corvo imperiale”.

Inoltre, secondo quanto previsto dalla delibera della Giunta regionale 612/2011, nel periodo tra il primo gennaio e i 31 luglio, viene ricordato, “sono sospese le attività di avvicinamento a tali pareti mediante elicottero, deltaplano, parapendio, arrampicata libera o attrezzata e qualunque altra modalità, ad esclusione delle attività di ordine pubblico o di sicurezza” e ai sensi della legge 157/1992 così come modificata dalla legge 96/2010, “è vietato distruggere o danneggiare deliberatamente nidi e uova, nonché disturbare deliberatamente le specie protette di uccelli", attività che "può provocare il danneggiamento della vegetazione autoctona”.

Al fine di tutelare la biodiversità e per questioni di sicurezza, conclude l’Ente Parco verrà concordata "con il Comune di San Felice Circeo l’opportuna segnaletica da installare nel punto di attacco dei tracciati, nello specifico in località Vasca Moresca, al fine di interdire e regolamentare l’attività di scalata".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Promontorio del Circeo, stop alle arrampicate sportive: le ragioni spiegate dall’Ente Parco

LatinaToday è in caricamento