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Covid e influenza: "La vaccinazione come strumento di tutela per i pazienti fragili"

Un incontro sul tema si è tenuto nella sede della Regione Lazio con l'assessore Alessio D'Amato, che ha annunciato l'avvio della nuova campagna di vaccinazione nella prima settimana di ottobre

La pandemia viene gestita ma non è ancora superata e tutte le restrizioni sono ormai cadute. Gli esperti temono che il prossimo inverno, con l'ondata di virus influenzali, il Covid rischia di di trasformarsi in una "tempesta perfetta". E' stato questo l'argomento al centro dell'incontro "La vaccinazione: strumento di tutela per i pazienti fragili”, che si è svolto presso la sede della Regione Lazio e che ha visto anche la presenza dell'assessore alla Sanità Alessio D'Amato. L’evento rientra nel ciclo di incontri Sanità modello Lazio”, organizzati da Dreamcom, con il contributo di diverse aziende farmaceutiche. 

Nel corso dell'evento l'assessore alla Sanità D'Amato ha annunciato che la campagna vaccinale nel Lazio partirà la prima settimana di ottobre ed è “molto importante che le persone aderiscano. Abbiamo messo a disposizione medici di base, pediatri e farmacie, che saranno l’ossatura di questa campagna con vaccini aggiornati. L’obiettivo è agevolare in ogni modo la più ampia partecipazione della popolazione adulta over 65, pediatrica e fragile. Oltre al vaccino antinfluenzale ci sono i vaccini per l’Herpes Zoster, molto importanti per la popolazione over 65, ma anche la vaccinazione pneumococcica”. Per l'assessore D'Amato, “durante la pandemia il modello Lazio ha funzionato perché ha avuto il merito di unire le forze e i soggetti interessati a costruire una rete in grado di fare sistema per il bene della salute pubblica”.

“Per raggiungere ottimi risultati una campagna vaccinale deve puntare sulla comunicazione e sulla diffusione di una cultura vaccinale che in questi anni ha compiuto passi da gigante - ha ricordato Roberto Ieraci, responsabile scientifico della campagna di vaccinazione della Regione Lazio - Nel Lazio è stato compiuto uno sforzo importante sulla prevenzione vaccinale, che resta un obiettivo specifico a cui deve mirare la sanità pubblica. Prevenire significa migliorare la qualità della vita delle persone e questo può avvenire anche attraverso la digitalizzazione della sanità, con un sistema di promemoria regionali integrato anche a livello di medici di famiglia, oltre all'utilizzo dei social. L’aiuto dei medici di base è strategico ed essenziale. Nella campagna Covid 2021 su 1,6 milioni di dosi inoculate, ben 1,3 milioni sono state somministrate dai medici di famiglia”. "La vaccinazione in farmacia - ha sottolineato il presidente di Federfarma Lazio Eugenio Leopardi - è stata richiesta dallo Stato durante la pandemia per dare un supportro all'emergenza. Così nella regione una farmacia su tre è diventata luogo di somministrazione del vaccino anti Covid e riteniamo di poter dare un supporto importante in un anno come questo, dove si riscshia disattenzione verso la quarta dose".

     

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