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Il caso / Pontinia

Sep di Pontinia, torna l’incubo dei miasmi Sopralluogo notturno dei comitati con il sindaco

I rappresentanti dei comitati chiedono l’intervento dei sindaci della zona ma si rivolgono anche alla Direzione distrettuale antimafia, al prefetto di Latina e al presidente della Regione Lazio

Torna l’incubo dei miasmi nei pressi dell’impianto Sep di Pontinia. La denuncia dei comitati di Mazzocchio, Boschetto Gricilli Macallè e il Fontanile che nella serata tra venerdì e sabato hanno fatto un sopralluogo alla presenza anche del sindaco Eligio Tombolillo.

“Non sono bastati i quasi due milioni di euro pubblici spesi dall’amministratore giudiziario per l’ammodernamento dell’impianto di compostaggio Sep di Mazzocchio - scrivono in una nota i comitati -. Lo stabilimento continua a produrre miasmi insopportabili che si propagano per chilometri dalle aree di lavorazione della frazione organica. Una situazione insostenibile, soprattutto perché l’impianto è tutt’ora sotto sequestro e non appare necessario al fabbisogno locale”.

Come detto i rappresentanti dei comitati hanno portato sul posto anche il sindaco di Pontinia Tombolillo che ha potuto constatare la gravità della situazione e, cosa ancora più grave, il fatto che i portelloni di ingresso dello stabilimento siano stati per diversi minuti spalancati.

“Quei portelloni – sottolineano i cittadini – dovrebbero essere chiusi proprio per evitare la fuoriuscita di miasmi. Di certo dovrebbero esserlo di notte, quando l’impianto non dovrebbe ricevere rifiuti e invece, sotto i nostri occhi, abbiamo potuto constatare che quei portelloni sono stati aperti per diversi minuti, pur non essendoci alcun mezzo in attesa all’esterno. Indistinti, invece, erano i rumori di operai e mezzi al lavoro”

“Se nemmeno lo Stato ci protegge, perché l’amministrazione giudiziaria questo rappresenta, siamo davvero preoccupati ma non ci arrendiamo scrivono i comitati -. A pochi metri dalla Sep è entrato in funzione un impianto di produzione Biogas, più moderno, più utile all’economia circolare e che soprattutto non sta provocando alcun tipo di disagio a noi cittadini. Non capiamo perché ci si ostini a far funzionare la Sep. Speriamo che tutti i sindaci della zona, compreso quello di Pontinia, smettano di conferire anche delle piccole porzioni di frazione organica alla Sep che comunque abbiamo visto non disdegna di ricevere rifiuti dalla Sicilia come dalla Campania. In quest’ultimo caso peraltro lo stabilimento riceve rifiuti da un’azienda i cui vertici sono attualmente sotto processo, non certo una bella figura per la dottoressa Carmen Silvestri che gestisce la Sep per conto della magistratura Italiana. 
Chiediamo l’intervento dei sindaci ma questo comunicato lo invieremo anche alla Direzione distrettuale antimafia, al prefetto di Latina e al presidente della Regione Lazio. A Mazzocchio - concludono i comitati - sta succedendo qualcosa di gravissimo, perpetrato da chi dovrebbe invece tutelare, prima del business, la cittadinanza”.

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