Carcere di Santo Stefano: a febbraio l’avvio dei lavori di messa in sicurezza e restauro

Nella prima settimana di febbraio partiranno i lavori di messa in sicurezza e restauro dell'ex carcere di Santo Stefano. Una nuova riunione del Tavolo istituzionale permanente, che riunisce tutti i soggetti e le amministrazioni coinvolte, si è tenuta nella Giornata della Memoria, lo scorso 27 gennaio. Il Tavolo, l’ultimo del secondo mandato commissariale di Silvia Costa, si è aperto con il ricordo di David Sassoli da parte della commissaria, che ha sottolineato come “l’avere intitolato il Progetto Ventotene per il recupero dell’ex carcere di Santo Stefano al Presidente del parlamento europeo David Sassoli ci responsabilizza ancora di più nel lavorare al meglio per restituire questo bene ai giovani della NextGen Eu”. 

Durante la riunione Invitalia ha aggiornato i presenti sullo stato di avanzamento del programma degli interventi previsti dal Cis e in particolare sul Concorso internazionale per la progettazione preliminare dell’intervento di recupero e di rifunzionalizzazione dell’ex carcere, giunto alle sue fasi finali. La commissione giudicatrice sta infatti per concludere il proprio lavoro con designazione del vincitore del concorso, che dopo le verifiche del possesso di requisiti di ammissione, potrà essere chiamato ad apportare al progetto le modifiche richieste da Invitalia, anche in base alle indicazioni e alle linee guida della commissaria.

Intanto il 3 febbraio è prevista la consegna dei lavori di messa in sicurezza e parziale restauro conservativo del Panopticon che prevede innanzitutto l’esecuzione dei rilievi e delle indagini preordinate al vero e proprio avvio dei lavori, che si protrarranno fino al 2023.  Rispetto all’iter della procedura riguardante la realizzazione dell’approdo nello scalo della Marinella, la commissaria Silvia Costa ha riferito di aver ricevuto il parere tecnico istruttorio rilasciato dalla Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio del Ministero della Cultura che è favorevole alla realizzazione del progetto di approdo,con specifiche prescrizioni. "L’auspicio - si legge in una nota della commissaria - è che nel Decreto interministeriale che concluderà la procedura Via le prescrizioni siano chiare, coerenti e ben definite per poter ottemperare alle prescrizioni nel successivo sviluppo della progettazione dell’approdo senza incertezze e spazi di ambiguità". Insieme all’aggiornamento sullo stato dei lavori, la riunione ha rappresentato anche l’occasione per lanciare un appello “a non perdere l’opportunità rappresentata dalle risorse e dai Bandi del Pnrr per il Comune di Ventotene e le altre isole minori, pontine e campane, come occasione strategica per il rilancio dello sviluppo sostenibile  e dell’economia insulare assicurando forme di assistenza tecnica al Comune di Ventotene anche attraverso i protocolli con Enea e Anci Lazio". In conclusione dei lavori, Silvia Costa ha voluto poi ricordare anche i prossimi step del progetto, tra cui l’imminente presentazione dell’‘Atlante delle Migrazioni’, tema di grande interesse in considerazione della concentrazione su Ventotene del passaggio degli uccelli migratori, nell’ambito del partenariato sottoscritto con Ispra e Agenzia delle Nazioni Unite: “Solo se realizzeremo progetti volti alla sostenibilità, avremo risposto alla missione del progetto” ha dichiarato la commissaria. Un altro importante appuntamento, programmato alla fine di febbraio, sarà la presentazione del libro sulle “isole carcere” del mondo, inclusa Santo Stefano, scritto da Valerio Calzolaio per le edizioni Gruppo Abele, fondato da Luigi Ciotti.