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“Il silenzio uccide la dignità”: l’iniziativa di FdI e Gioventù nazionale per il 25 Novembre

L’appuntamento organizzato da Matilde Celentano per la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne: “Una diretta Facebook per affrontare il tema sotto le diverse sfaccettature”

“Il silenzio uccide la dignità”: questo il titolo dell’iniziativa organizzata da Fratelli d’Italia, con in prima linea la capogruppo in Consiglio comunale Matilde Celentano, insieme a Gioventù nazionale in occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.

Si tratta di una diretta Facebook su @FratelliDItaliaLatina che sarà trasmessa a partire dalle 18.30 di giovedì 25 novembre. All’iniziativa partecipa anche Alessandra Gualtieri, autrice pontina del libro “Addii, storie oltre l'amore”. Tre racconti con trame e personaggi diversi per un mix di emozioni e dolori che ruotano attorno all’amore. Uno spunto sul quale riflettere o da cui partire per introdurre il tema della violenza di genere sotto le diverse sfaccettature.

L’evento, spiega Celentano, sarà l’occasione “per affrontare il fenomeno che con la convivenza forzata del Covid è emerso in maniera ulteriormente tossica e incisiva contro le donne. Si affronteranno le conseguenze sia mediche che psicologiche degli atti persecutori e delle violenze. Le problematiche relative alla violenza di genere verranno affrontate anche dal punto di vista dei giovani e dal punto di vista maschile”.

Come relatori, insieme a me, ci saranno il consigliere comunale Gianluca Di Cocco, il dirigente di FdI Omar Cacciotti e alcuni esponenti di Gioventù nazionale, Gioanna Troplini e Michela Di Manno, tutti di Latina, che interverranno ciascuno nei diversi ambiti.

“Nel mio intervento - aggiunge ancora Celentano - andrò a sottolineare la necessità di una norma che preveda interventi di prevenzione e contrasto della violenza di genere e che serva a sostenere le donne vittime di violenza e i loro figli. Urge la necessità di intercettare fondi da destinare al sostenimento economico e lavorativo delle donne vittime e di potenziare i centri antiviolenza per dare soccorso e ospitalità alle stesse. L’auspicio è quello che si concretizzi una rete capillare di servizi frutto di un lavoro partecipato e condiviso con tutti i soggetti che si occupano di questo fenomeno. Una rete che funzioni anche a livello ospedaliero. La donna che denuncia e si reca in pronto soccorso deve sempre avere un codice rosa e un'area riservata”. 

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