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Cronaca Gaeta

Abusivismo sulla scogliera, scale e discese a mare private: 12 denunce

Brillante operazione della guardia costiera di Gaeta che a sequestrato un'area demaniale di circa 200 metri quadrati occupata abusivamente con platee in cemento, scale e discese a mare con punti luce alimentati da una villetta

Il sequestro di un’ampia area demaniale di 200 metri quadrati e 12 denunce per abusivismo sul litorale costiero: questo il bilancio di una brillante operazione della guardia di costiera che ha scoperto l’area, in uno dei panorami più suggestivi del litorale gaetano, occupata abusivamente con platee in cemento, scale e discese a mare, caratterizzata dalla presenza di punti luce ed acqua alimentati dalla retrostante proprietà privata, caratterizzata da una residenza di pregio.

L’operazione rientra nell’ambito di una attività di polizia marittima eseguita su delega della Procura della Repubblica di Cassino, finalizzata alla prevenzione e repressione di reati ambientali lungo la fascia costiera Sperlonga – Gaeta.

“L’azione dei militari - spiega la guardia costiera - è stata rivolta a verificare la regolarità e rispondenza di tutti i manufatti ai vincoli ambientali vigenti, essendo la zona, peraltro, compresa tra i Siti di Interesse Comunitario nazionale per la conservazione degli habitat naturali”.

Al termine dell’attività di monitoraggio ed ispezione della costa, durata diversi mesi e portata avanti anche con l’ausilio delle unità navali, sono state individuate diverse opere sul pubblico demanio marittimo, realizzate in maniera abusiva con evidenti danni per l’ambiente costiero.

Sotto la lente d’ingrandimento dalla Guardia Costiera di Gaeta, sono finite così numerose opere che hanno comportato lo sbancamento della scogliera, con realizzazione di terrazzamenti in cemento, scalinate, discese a mare e punti d’ormeggio, il tutto asservito all’uso esclusivo di alcune residenze costiere.

Dodici persone denunciate, a cui sono stati contestati i reati di occupazione abusiva di demanio marittimo, di distruzione e deturpamento di bellezze naturali, di realizzazione di opere edilizie in assenza di permesso di costruire in zone sottoposte a vincolo paesaggistico e ricadente in area definita come Sito di Interesse Comunitario.

Le attività di indagine delegate, proseguiranno, per verificare anche il corretto trattamento dei reflui provenienti dalle strutture residenziali onde scongiurare eventuali sversamenti a mare che potrebbero causare danni all'ecosistema marino.

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