Accampamento con tende da campeggio sulla spiaggia libera, arriva la Guardia Costiera
I controlli nei pressi del porto canale di Rio Martino: l’accampamento, con tanto generatore occultato dietro il piede dunale, è stato sgomberato; scattano le multe
Interessano l’intero lungomare della provincia di Latina i controlli e le eattività della Guardia Costiera che rientrano nell’ambito dell’operazione estiva Mare Sicuro. Nel pomeriggio di ieri, giovedì 4 agosto, il personale in forza alla sezione distaccata di Rio Martino, sul tratto di spiaggia libera non lontano dal porto-canale ha accertato la violazione dell’ordinanza balneare comunale da parte di alcune persone che avevano realizzato un vero e proprio accampamento con tende da campeggio dotate di cucina elettrica e di un generatore occultato dietro il piede dunale.
Gli autori dell’illecito, privi di documenti ed identificati grazie alla collaborazione anche della Squadra Volante della polizia, sono stati sanzionati. L’intervento della Guardia Costiera ha inoltre consentito di sgomberare l’area restituendola alla pubblica fruizione.
Sempre nella giornata di ieri una doppia operazione della Guardia Costiera a San Felice Circeo ha portato al sequestro di attrezzature balneari che erano state lasciate sull’arenile libero, consentendo proprio di recuperare circa 450 metri quadrati di spiaggia libera.
“Le attività finalizzate alla repressione di tali fenomeni, che si pongono in deliberata violazione di disposizioni di legge e di regolamento nazionali e regionali nonché delle singole ordinanze balneari adottate dai Comuni costieri, proseguiranno su tutto il litorale di giurisdizione anche nelle prossime settimane - spiegano dalla Capitaneria di Porto -. La Guardia Costiera ricorda, con l’occasione, che il pre-posizionamento di attrezzature balneari (lettini, ombrelloni) o l’abbandono delle stesse, inutilizzate, sulle spiagge libere, costituiscono attività illecite che possono far sorgere in capo agli autori responsabilità di natura penale ed amministrativa, analogamente a quanto accade in caso di violazione delle disposizioni in materia di pesca relative agli attrezzi consentiti e non, alla distanza minima dalla costa, alle taglie minime di riferimento degli esemplari catturati e ai relativi quantitativi”.
