rotate-mobile
Cronaca

Acqua torbida nei comuni del sud pontino: le associazioni pronte a citare in giudizio il gestore

Dal 3 novembre è vietato in sei comuni l'uso dell'acqua per scopi domestici e alimentari

Alla comparsa delle prime piogge autunnali, un po' più intense, i cittadini del sud pontino (Castelforte, Gaeta, Formia, Minturno, Santi Cosma e Damiano e Spigno Saturnia, secondo l’elenco redatto da Acqualatina S.p.A.) si trovano dal 3 Novembre scorso a non poter ancora utilizzare l’acqua per usi domestici e alimentari. La denuncia arriva da due associazioni: "Cittadini per la tutela dei beni comuni" di Formia e  "Comunità del Lazio meridionale e delle isole pontine". Il problema riguarda la torbidità delle acque.

"Acqualatina, come sempre, declina ogni responsabilità - dicono le associazioni - in attesa di ricevere soldi, ancora soldi, tanti altri soldi, 150 milioni di euro nei prossimi 15 anni per ridurre la dispersione al 35%, questa volta dal Governo e dalla Regione. Acqualatina dunque ha fatto bene i propri conti, considerando che l’affidamento scadrà nel 2034, potrebbe contare, sino alla sua auspicata estinzione, su ulteriori dieci milioni di euro all’anno. I malcapitati utenti, che da anni subiscono la mala gestio sul servizio più importante per la vita di ciascuno, sono stufi di dover subire passivamente. Non possiamo utilizzare l’acqua per bere, per cucinare, per fare lavatrici e lavastoviglie, per lavare a terra, per farci le docce? Dobbiamo acquistare acqua nei supermercati, caricandocela fino alle nostre case? Dobbiamo forzosamente modificare le nostre abitudini igienico-sanitarie? Bene. Allora vogliamo pagare l’acqua per quello che è: cioè “acqua grezza”, limitata ad un solo uso domestico (scaricare i water)".

"Non ci interessano - tuonano ancora la associazioni - i pretesti climatici (se non piove non abbiamo acqua, se piove ce l’abbiamo marrone). Un gestore in condizione di monopolio deve gestire, deve cioè portare nelle case dei propri clienti sempre acqua per uso umano. Riteniamo che ormai fenomeni atmosferici di particolare importanza sono tutt'altro che infrequenti e, pertanto, sono prevedibili. Il Gestore deve approntare, a proprie spese e cura, gli accorgimenti necessari a fornire con continuità acqua potabile agli utenti. Se l’attività di impresa è svantaggiosa per lo stesso, può serenamente recedere e lasciare che, finalmente, la popolazione dell’Ato4 gestisca l’acqua in maniera più civile".

Ad Acqualatina le associazioni chiedono dunque che le prossime bollette, relative ai periodi di mancata fruizione di acqua potabile, "vengano ricalcolate e rechino un significativo storno per i giorni in cui i cittadini dei comuni interessati hanno dovuto provvedere autonomamente all'approvvigionamento di acqua potabile". "Se ciò non accadesse - concludono - siamo pronti a citare in giudizio il gestore per ottenere giustizia e ridurremo i pagamenti delle fatture proporzionalmente ai giorni di mancato utilizzo". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Acqua torbida nei comuni del sud pontino: le associazioni pronte a citare in giudizio il gestore

LatinaToday è in caricamento