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Cronaca San Felice Circeo

Agguato al Circeo, capo della Mobile: “Fermo di Zof un risultato positivo”. Proseguono le indagini

Ieri il fermo del 32enne che si è presentato in Procura. Il dirigente della Mobile Galante: "Questo un risultato positivo ma un'indagine per duplice tentato omicidio non si esaurisce in una settimana. Dobbiamo approfondire tutti i possibili scenari"

Un importante risultato investigativo ottenuto in tempi celeri che ha permesso di dare una risposta e tranquillità alla collettività, di Terracina ma anche del resto della provincia. 

Con queste parole il capo della Squadra Mobile, Antonio Galante, questa mattina ha sintetizzato l’importante indagine che, in soli otto giorni, ha permesso di mettere insieme i primi tasselli dell’agguato a San Felice Circeo avvenuto nella notte tra il 6 e 7 marzo scorso. 

Ieri la polizia ha infatti notificato al 32enne Alessandro Zof, considerato il responsabile del duplice tentato omicidio di Alessio De Cupis e di suo zio Roberto Guizzon, il fermo di indiziato di delitto. Nel pomeriggio Zof, insieme ai suoi legali, si è infatti presentato in Procura a Latina dove gli è stato notificato il provvedimento di fermo emesso dal pm Gregorio Capasso. 

Già a distanza di 24 ore dall’agguato avevamo il nome dell’indiziato da ricercare che si è sottratto poi alla cattura fino a quando nel pomeriggio di ieri non si è recato in Procura. Nell’immediatezza è stato poi ascoltato dal magistrato avvalendosi della facoltà di non rispondere” ha ricostruito il capo della Squadra Mobile che, nel corso di una conferenza convocata per spiegare i dettagli dell’indagine, ha tenuto a precisare come questa sia “stata condotta con la piena e fattiva collaborazione del commissariato di Terracina”. 

Secondo quanto ricostruito, all’indomani dell’agguato il 32enne di Latina si è spostato a Napoli nei pressi della zona ferrovia: e proprio su questo punto, su quanto tempo ci sia rimasto, se si sia mosso o meno per l’intera settimana, come su altri nodi della vicenda ancora da sciogliere, sono in corso ancora ulteriori accertamenti.

“Il fermo di Zof è un risultato positivo, ma è chiaro - ha proseguito Galante - che un’indagine per duplice tentato omicidio non si esaurisce in una settimana ma deve assolutamente approfondire tutti i possibili scenari”. 

Gli accertamenti ancora in corso sono anche volti a chiarire cosa effettivamente sia accaduto nella notte tra il 6 e 7 marzo: “Sicuramente c’è stato un innesco che è partito quella sera all’interno del locale sul lungomare del Circeo - ha concluso il capo della Mobile - ma, come detto le indagini non sono terminate e ora ci dedicheremo ad approfondire, anche con maggiore serenità e calma, anche tutti gli altri possibili scenari che hanno portato all'agguato”. 

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