Agguato sventato ai tifosi del Livorno, in libertà i tre ultrà del Latina
Ieri il processo per direttissima nei confronti dei due ragazzi di 18 e 24 anni arrestati da polizia e carabinieri insieme ad un 46enne sabato pomeriggio poco prima dell’inizio della partita al Francioni mentre preparava un attacco ai tifosi ospiti
Sono tornati in libertà i tre tifosi del Latina Calcio arrestati sabato pomeriggio da polizia e carabinieri che poco prima dell’inizio della partita del Francioni hanno sventato un agguato preparato nei confronti dei supporter del Livorno .
In manette erano finiti in un primo momento un giovane di 18 anni per porto abusivo di armi in concorso insieme ad un 46enne accusato anche di violazione del Daspo; qualche ora dopo l’arresto di un ragazzo di 24 anni accusato di porto di strumenti atti ad offendere nel corso di manifestazioni sportive.
I tre nella giornata di ieri sono stati giudicati con il rito direttissimo; i due ragazzi di 18 e 24 anni hanno chiesto il patteggiamento: condannati a 5 mesi e 10 giorni con pena sospesa sono tornati in libertà.
Discorso diverso per il 46enne tornato in libertà con gli obblighi di firma, mentre il processo è stato fissato per il 29 gennaio prossimo.
I FATTI - Secondo gli inquirenti i tifosi nerazzurri stavano preparando un attacco ai tifosi del Livorno quando è arrivata la chiamata al 112 che segnalava la presenza di un gruppo armato di circa 10 supporter pontini nei pressi del centro Morbella. L’intervento di polizia e carabinieri intorno alle 14, poco prima del fischio d’inizio della partita. Tre i tifosi arrestati mentre un quarto, un giovane di 26 anni, è stato denunciato. Altri sono riusciti a fuggire, ma sono in corso le indagini per arrivare alla loro identificazione. Nella circostanza sequestrate anche 10 mazze di ferro.