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Cronaca Borgo Bainsizza / Via di Monfalcone

Cittadini del borgo esasperati: nasce pagina su Facebook: “Sgombrare Al Karama”

Sul web viaggia la protesta di alcuni residenti di Biansizza che vogliono la chiusura dell'ex centro di accoglienza, sul social network si elencano molti dei reati commessi dai rom di via Monfalcone

Hanno postato articoli di giornale per elencare svariati reati commessi dagli ospiti dell’ex centro di accoglienza. Alcuni cittadini di borgo Bainsizza, che da anni esprimo il proprio disappunto rispetto alla gestione del campo, hanno creato un’apposita pagina su Facebook dal titolo “Sgombrare Al Karama”.

“La pagina informa sulle attività criminali degli zingari”, recita la descrizione, in cui si sottolinea la pericolosità degli ospiti del centro e se ne chiede l’espulsione.

La pagina è recente, nasce nel mese di aprile ma sono decine e decine gli articoli postati che riportano la cronaca dei reati commessi dagli ospiti del centro di accoglienza, (furti, incendi, rapine), ma anche gli interventi di Forza Nuova, il consiglio comunale sullo specifico tema che si è svolto lo scorso anno al centro del borgo, il progetto del nuovo sito che sorge accanto a quello attuale e che fatica a decollare perché non si riesce ad ultimare la parte che manca, quella delle abitazioni in legno. Puntualmente la gara d’appalto per la costruzione delle stesse va deserta.

E ancora si riportano gli articoli sui costi di gestione a carico del Comune e le tante forme di protesta dei residenti che si dicono esasperati.

A chi accede alla pagina, Al Karama viene spiegato così: “Nacque negli anni '80 come centro di accoglienza per rifugiati nord-africani, un progetto presto fallito con l'abbandono delle strutture prontamente occupate da loro, gli zingari.

E da quel giorno la pace dei borghi (e non solo) terminò: ogni tipo di crimine venne (e continua ad essere) compiuto dagli abusivi stranieri ROM che utilizzano "Al Karama" come base logistica per la loro organizzazione criminale”. 

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