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Cronaca

"Alba Pontina", condanne definitive per Renato Pugliese e Agostino Riccardo

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dai due collaboratori di giustizia confermando le condanne inflitte dalla Corte di Appello di Roma

Condanne definitive per Renato Pugliese e Agostino Riccardo: si chiude così una parte dell’inchiesta “Alba Pontina” che nel giugno del 2018 aveva portato a 25 arresti infliggendo un duro colpo al clan di Campo Boario guidato da Armando Lillà di Silvio. La Corte di Cassazione ha infatti dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dai due collaboratori di giustizia confermando le condanne inflitte dalla Corte di Appello di Roma: 4 anni e 4 mesi per Pugliese, 5 anni e 4 mesi per Riccardo.

La posizione dei due pentiti era stata stralciata da quella degli altri imputati proprio in conseguenza della loro decisione di collaborare con la giustizia; tutti e due hanno scelto il rito abbreviato e nell’udienza del 2020 davanti al giudice per l’udienza preliminare Mara Mattioli del Tribunale di Roma erano stati condannati, appunto, Pugliese a 4 anni e 4 mesi e Riccardo a 5 anni e 4 mesi, ottenendo le attenuanti generiche proprio in virtù della loro scelta di collaborare con la giustizia. La sentenza era stata confermata in Appello con la parola fine al procedimento che è stato messo ora con il pronunciamento della Corte di Cassazione che per la prima volta riconosce come il clan che faceva capo ad Armando Di Silvio operasse con modalità mafiose.

Grazie alle dichiarazioni di Pugliese e Riccardo è stato possibile ricostruire l’organizzazione del clan di Campo Boario e contestare l’associazione a delinquere dedita a estorsioni, traffico di droga e reati di tipo elettorali sostanziati nell’attacchinaggio dei manifesti e nella compravendita dei voti nelle campagne elettorali di Latina e Terracina nel 2016.

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