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Cronaca

Alba Pontina, un altro pentito: Agostino Riccardo, braccio destro di Lallà

Ha cominciato a collaborare con la giustizia uno dei personaggi chiave dell'inchiesta Alba Pontina, accusato di associazione di stampo mafioso

Ha deciso di collaborare con la giustizia Agostino Riccardo, 35 anni, arrestato nell'ambito dell'operazione Alba Pontina che ha portato a giugno scorso a 25 arresti nel clan Di Silvio. La notizia è stata riportata sull'edizione odierna dei quotidani Messaggero e Latina Oggi. Agostino Riccardo è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso insieme ai vertici della famiglia rom, in particolare ad Armando Di Silvio, detto Lallà, alla moglie e ai tre figli Samuele, Gianluca e Ferdinando. 

Prima di Riccardo si era già pentito un altro noto componente della famiglia, Renato Pugliese, figlio di Cha Cha, che con le sue dchiarazioni aveva contribuito a ricostruire i ruoli e gli affari del clan. Ora le nuovi informazioni acquisite dagi investigatori potranno, nel dettaglio, arricchire il fascicolo e le inchieste legate agli affari criminali gestiti dai Di Silvio. La prima conseguenza delle dichiarazioni di Agostino Riccardo è stata un'integrazione di indagine depositata dal pm nel corso dell'udienza, davanti al tribunale del Riesame, per discutere i ricorsi di due imputati con posizioni minori, Daniele Coppi e Antonio Fusco.

Agostino Riccardo era l'unico non rom esterno alla famiglia ad occupare posizione di vertice. Secondo la ricostruzione dell'accusa partecipava stabilmente alle riunioni operative in casa di Armando, pianificava le azioni estorsive e le intimidazioni e individuava e proponeva al capo le vittime. 

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