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Cronaca

Alta diagnostica, la Provincia: "Sosteniamo il progetto originario o chiederemo i soldi indietro"

Duro attacco al Comune, in una lettera che la presidente della Provincia scrive al sindaco Damiano Coletta ricordando che l'impegno economico e politico era indirizzato alla realizzazione del progetto originario

Sul caso dell'alta diagnostica di Latina interviene la presidente della Provincia Eleonora Della Penna, con una lettera indirizzata al sindaco Damiano Coletta e inviata per conoscenza anche alla Regione Lazio, all’Università La Sapienza e alla Fondazione Roma. Nella lettera, che arriva alla vigilia del Consiglio comunale in cui l'amministrazione valuterà la soluzione alternativa, la presidente ricorda che negli incontri convocati sul tema aveva più volte ribadito la sua posizione: “L’oggetto dell’accordo di programma originario è l’unico obiettivo da me auspicabile”. Nell’ultima riunione, l’8 agosto scorso, la stessa presidente si era pronunciata in maniera favorevole sulla possibilità di chiedere un ulteriore parere a qualche esperto del settore.

“Proprio la questione relativa al parere – prosegue la Della Penna rivolgendosi al sindaco – merita alcune precisazioni. Senza mettere in dubbio la competenza e l’elevata professionalità del professor Grassi, lo stesso professionista è stato scelto esclusivamente da lei e da me accettato, proprio per il senso di rispetto istituzionale che le riconosco per la sua veste di sindaco. Questo parere, lei riconoscerò, è stato chiesto in maniera tardiva e risulta a mio avviso parziale vista la mancanza di un’attenta analisi sulla questione, molto dibattuta e fondamentale, della medicina nucleare, che è il punto essenziale alla base di questo accordo. Oggi ci troviamo di fronte a un’analisi che, seppure proposta da un professionista affermato, appare comunque di parte proprio per la mancanza di valutazione di tutti gli aspetti relativi all’accordo di programma originario”.

La presidente della Provincia aggiunge poi che “nessun parere può comunque sostituirsi alla scelta politica che compete alla Provincia e al Comune di Latina”. “In questo contesto – prosegue – non si può non tenere conto della volontà della nostra comunità che a gran voce e da più parti continua a sostenere, come credo sia naturale, il progetto iniziale e tutti gli aspetti sul piano della ricerca di altissimo livello che lo stesso di portava dietro e che era il nostro obiettivo prioritario e la base del nostro cospicuo investimento e dell’impegno politico della mia amministrazione”.

Una lunga premessa e poi la presidente arriva dritta al punto: “La Provincia di Latina non è disponibile ad accettare soluzioni alternative a quelle dell’accordo di programma del 20 aprile del 2015. Se lo scenero cambierà mi vedrò costretta a chiedere indietro la somma messa a disposizione per il progetto, che avrò premura di destinare alle altre emergenze che interessano questo territorio e di cui la Provincia deve farsi carico, ossia sicurezza stradale ed edilizia scolastica. Questo non senza aver valutato eventuali azioni legali per tutelare gli interessi dell’ente che rappresento”. 

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