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Cronaca

Circa 50 amministratori firmano il documento del Comitato Pd antislot

Cinque obiettivi per combattere il gioco d'azzardo patologico: dal ridimensionamento dell'offerta a nuovi regolamento comunali, da una legge nazionale a una maggiore tassazione per le sale fino a regole stringenti per il gioco online

Sono oltre 50 gli amministratori del Pd - tra consiglieri, assessori e sindaci - che hanno sottoscritto il documento che dichiara guerra alla ludopatia. Lo scorso 10 marzo si è costituito il Comitato amministratori Pd antislot che coordinerà tutte le azioni amministrative in contrasto al gioco d’azzardo patologico in diretto contatto con gli amministratori con cui si progetteranno le varie misure.

“Crediamo che un problema così importante e che presenta incongruenze sotto tanti punti di vista vada affrontato con estrema decisione e compattezza”, affermano Nicoletta Zuliani consigliera di Latina che da anni si occupa del tema e Patrizia Menanno assessore alla Legalità di Formia, comune “di punta” nella lotta al GAP.

“I nostri amministratori - continuano le promotrici del documento - sono persone che hanno voglia di dare risposte reali e concrete, e con questa rete provinciale sapremo attivarci a corpo, da una parte per sollecitare i Comuni che ancora non hanno regolamentato la materia delle sale da gioco e giochi leciti, e dall’altra a promuovere iniziative di prevenzione e contrasto veicolando anche buone prassi di Comuni italiani che molto prima di noi hanno  iniziato questa battaglia. Non ultima una sana e ferma pressione dal basso nei confronti dei nostri parlamentari: sono ancora in standby diverse proposte di legge per regolamentare la materia a livello nazionale, due di cui a firma del Partito Democratico”. 

Il documento oltre a riportare diversi dati relativi alla nostra provincia, si propone 5 obiettivi: costituire una rete come amministratori dei comuni della provincia per ridimensionare l’offerta di gioco sollecitando le amministrazioni ad adottare regolamenti comunali che dispongano le distanze tra gli esercizi ove si esercita e i luoghi sensibili, vietino ogni forma di pubblicità del gioco ed emanino ordinanze sugli orari; dare un impulso che parta dalla base (ad esempio i circoli Pd) per svolgere attività di sensibilizzazione sui rischi connessi al gioco d’azzardo patologico e sulle irrisorie probabilità di vincita legate ai vari tipi di gioco; sollecitare l’adozione di una legge nazionale; attuare l’art. 14 inserito nella delega fiscale del 2012 e la finanziaria 2016; opporsi fermamente alla recente proposta sul gioco del Governo perché lede le prerogative di Regioni ed Enti e ridimensiona i poteri regolamentari dei sindaci ai quali invece vanno conferiti, in materia, in misura maggiore e, infine, non si occupa delle più pericolose vlt mirando a ridurre solo il numero di slot; proporre una maggiore tassazione delle sale giochi; sollecitare l’adozione da parte della Regione di una Legge più puntuale che integri quella esistente con la previsione di forme di premialità per gli esercizi no slot o ancora che proibisca espressamente la vendita di biglietti gratta e vinci e lotterie istantanee all’interno delle aree di vendita (edicole o bar) degli ospedali, similmente a quanto avviene per i prodotti alcolici ed il tabacco; introdurre una regolamentazione stringente del gioco istantaneo on line che sta assumendo proporzioni sempre più inquietanti.

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