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Cronaca

Antibracconaggio sull'isola di Ponza: aria di cambiamento?

Prosegue l'impegno dei volontari Lac sull'isola attraverso la sensibilizzazione degli scolari. Contrasto dei reati venatori e la promozione di una cultura naturalistica tra gli obiettivi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

C'è un vento nuovo che soffia sull'isola di Ponza; un vento libero da spari e trappole che trasporta verso Nord migliaia di piccoli uccelli migratori, e che permette loro di sostare sull'isola e di ripartire senza danni verso la meta finale. È un condizione inconsueta creata anche dal lavoro del Corpo forestale dello Stato (6 bracconieri recentemente identificati) e degli altri organi vigilanza; ma in special modo dalla continua presenza dei volontari ambientalisti e animalisti, i quali possono riscontrare con soddisfazione che il moltiplicarsi degli sforzi sul territorio ha notevolmente ridotto le fucilate fuorilegge (a stagione venatoria chiusa) e il trappolaggio.

Il "vento", però, non soffia costantemente; e il ritrovamento di bossoli appena esplosi nei luoghi lasciati incustoditi poche ore prima dai volontari del campo antibracconaggio dimostra che il problema non è per nulla superato; che non è possibile abbassare la guardia in quest'isola fondamentale per la sosta di grandi contingenti di migratori.

In queste ore su Punta Incenso, una località tristemente famosa per l'uccellagione, alla presenza dei volontari e dei loro aquiloni si affianca quella di numerose specie di uccelli. Le tortore e le quaglie per ora sono quasi salve dagli spari, mentre averle capirosse, sterpazzole, luì verdi, rigogoli e upupe si posano sulla piana senza finire nelle trappole che normalmente costellano la zona, e che grazie al presidio restano inattive.

E c'è di più, perchè dopo 18 anni di attività di contrasto sul campo, la Lac (Lega Abolizione Caccia) ha deciso di fare un salto di qualità costruendo una nuova sensibilità dal basso. Ha deciso di trasmettere ai bambini l'amore per l'ambiente effettuando un intervento educativo nelle scuole locali e regalando aquiloni con il motto "Viva la natura viva".

Un doppio percorso, il contrasto dei reati venatori e la promozione di una cultura naturalistica, che ha raccolto condivisione e solidarietà in buona parte dei ponzesi; tra quei cittadini che, esattamente come i volontari, hanno a cuore il destino anche turistico di questa bellissima isola. Un futuro che non può veder convivere un ambiente straordinario e stragi annuali di animali protetti in tutta Europa.

"Stupisce quindi che la nostra attività contro l'illegalità venga manipolata da alcuni politici locali (con menzogneri volantini in palese malafede che millantano inesistenti boicottaggi) e da questi ritenuta dannosa per l'immagine di Ponza; anche a nostro giudizio l'isola deve beneficiare di un turismo responsabile e deve essere conosciuta per le sue attrattive".
 

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