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Giovedì, 18 Aprile 2024
Il processo

'Ndrangheta: chieste condanne per oltre 370 anni in abbreviato

Prime richieste da parte dei pubblici ministeri a carico di 34 imputati che hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato

L'operazione Tritone, che a febbraio del 2022 aveva portato all'arresto di 65 persone a vario titolo accusate di associazione di stampo mafioso, narcotraffico internazionale, estorsione aggravata e detenzione illegale di arma da fuoco, arriva in tribunale. I pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Roma hanno chiesto condannte per 370 anni di carcere a carico di 34 imputati che hanno scelto di essere giudicati con rito abbreviato. Per una trentina di altri imputati la procura ha invece chiesto il rinvio a giudizio.

L’inchiesta, coordinata dai procuratori aggiunti Michele Prestipino e Ilaria Calò con i pm Giovanni Musarò, Francesco Minisci e Alessandra Fini, aveva consentito di accertare l'esistenza di due distinti gruppi criminali, distaccamenti delle 'ndrine di Santa Cristina d'Aspromonte, in provincia di Reggio Calabriam e di Guardavalle, in provincia di Catanzaro, ai cui vertici c’erano Giacomo Madaffari, Davide Perronace e Bruno Gallace. Per Bruno Gallace in particolare, uno degli imputati ad aver optato per il rito abbreviato, sono stati chiesti 20 anni. 

Secondo quanto emerso dalle indagini, i clan della ‘ndrangheta puntavano a ‘colonizzare’ il litorale romano, e per rafforzare il proprio potere sfruttavano la consolidata capacità di importare ingenti quantitativi di cocaina dal Sud America, per poi infiltrarsi nelle amministrazioni locali attraverso la gestione e il controllo di attività economiche nei più svariati settori, da quello ittico alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti. L'attività investigativa condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma aveva anche fatto emergere un potere di condizionamento del gruppo all'interno delle due amministrazioni comunali di Anzio e Nettuno, tanto che entrambi i Comuni nei mesi scorsi sono stati sciolti su decisione del Consiglio dei ministri dopo la richiesta del prefetto di Roma.

Nelle scorse settimane il gup del tribunale di Roma ha accolto le richieste di costituzione di parte civile al processo della Regione Lazio, dell'Associazione Antonino Caponnetto e dell'Asso Vittime Criminalità.

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