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Cronaca

Lottizzazione Acciarella, sì al piano. Pd: “Una colata di cemento”

La giunta Di Giorgi approva il progetto per il Borgo tra Nettuno e Latina. De Marchis e Mattioli: "33mila metri cubi, di cui 22mila destinati all'edilizia residenziale, in piena zona verde"

Approvato dalla giunta Di giorgi il piano di lottizzazione del Borgo Acciarella. La zona che si trova al confine tra Nettuno e Latina sarà interessata dalla costruzione di nuove case ed edifici pubblici.

E dura arriva la critica da parte dei consiglieri di opposizione del Pd:  “La giunta Di Giorgi parte all’assalto delle zone di pregio del territorio pontino riuscendo (anche grazie al Piano Casa della Polverini) in quello in cui i suoi predecessori, Finestra e Zaccheo, avevano fallito”.

L’angolo verde sarà interessato "da una vera e propria colata di cemento di 33mila metri cubi dei quali oltre 22mila destinati all’edilizia residenziale per costruire seconde e terze case. Un piano che, seppur previsto nella pianificazione urbanistica del Comune di Latina, rappresenta un vero e proprio attacco a un sito importante sul quale una giunta attenta a valorizzare il territorio avrebbe effettuato variante per la tutela della zona” tuonano dal Pd.

“Quanto è successo è estremamente grave – commenta il consigliere comunale del Partito democratico Fabrizio Mattioli -. L’approvazione in giunta della lottizzazione costituisce il primo passo per la cementificazione di una delle zone di maggior pregio del comune di Latina. Ci opporremo in tutte le sedi e con tutti gli strumenti, opposizioni e osservazioni, a questo disegno che finirà per penalizzare definitivamente l’Agro pontino”.

“Non possiamo accettare che sulle nostre teste passi una decisione di questo tipo – sottolinea Giorgio De Marchis, capogruppo del Pd in consiglio comunale -. L’atto della giunta Di Giorgi è molto grave: ritengo necessaria una mobilitazione di tutti i latinensi che amano il territorio per bloccare questa ipotesi folle che vedrà la realizzazione di oltre cento appartamenti nel Borgo dell’Acciarella”.

“Come al solito si usano l’alibi dell’interesse pubblico e l’escamotage della donazione al Comune di qualche edificio per una strategia già adottata in passato che ha visto però premiare esclusivamente i privati a totale discapito del bene comune – aggiungono i due esponenti del Pd -. Un’idea di città che non ci appartiene – concludono - contro la quale ci schiereremo in tutti i modi e in tutte le sedi”.
 

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