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Cronaca Aprilia

Bancarotta fraudolenta, le società occulte di Coscione e Geracitano

I due imprenditori del settore rifiuti arrestati dalla Guardia di finanza saranno interrogati lunedì. Indagati cinque prestanome

Saranno interrogati lunedì mattina Fabrizio Coscione e Antonio Geracitano, i due imprenditori arrestati giovedì dagli uomini del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza per bancarotta fraudolenta, calunnia, occultamento o distruzione di libri contabili e sottrazione fraudolenta di beni al pagamento di imposte attraverso la pianificazione e l'attuazione di operazioni societarie con finalità illecite.

L’inchiesta ha riguardato la cessione di un ramo d’azienda da parte di una società di capitali di Aprilia in grave stato di dissesto, a favore di una società neocostituita, entrambe operanti nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti. I due finiti in carcere, che erano gli amministratori di fatto delle società, dopo aver nominato alcuni prestanome – i cinque che sono stati iscritti nel registro degli indagati – avrebbero sottratto dal patrimonio della società titolare le autorizzazioni alla gestione dei rifiuti a favore della nuova società appositamente costituita, divenendo così soci occulti di quest’ultima. Coscione e Geracitano, detenuti rispettivamente nelle carceri di Rebibbia a Roma e a Venezia, saranno ascoltati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota che ha firmato le ordinanze di custodia cautelare.

Gli accertamenti erano partiti un anno fa nell’ambito di un’attività di osservazione delle Fiamme gialle su Coscione che in passato è stato destinatario di altri provvedimenti di sequestro per reati tributari, evasione fiscale e truffa ai danni dell’Inps.

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