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Cronaca Aprilia

Accusato di sette rapine in un mese si difende: "Sono disoccupato, l'ho fatto per necessità"

Il 51enne ha messo a segno i colpi ai danni una farmacia, un ufficio postale e alcuni supermercati di Aprilia durante il lockdown

Sette rapine messe a segno in un solo mese, in pieno lockdown, ai danni di alcune attività commerciali di Aprilia che gli hanno fruttato complessivamente meno di 2mila euro.

E questa mattina il 51enne Corrado Giudice, sottoposto a interrogatorio di garanzia dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota, ha ammesso tutto e si è giustificato raccontando di avere perso il lavoro e di avere fatto i colpi per necessità. All’uomo, che è assistito dell’avvocato Maria Teresa Fiore ed è sottoposto agli obblighi di polizia giudiziaria, vengono contestate sette rapine aggravate dal fatto di avere usato una pistola – seppure fosse soltanto un riproduzione – per minacciare le sue vittime. Il primo colpo risale al 13 marzo scorso quando Giudice è entrato nell’ufficio postale di Aprilia e si è fatto consegnare 920 euro. Il 24 dello stesso mese si è invece presentato, sempre armato di pistola e con il volto coperto, nella farmacia San Michele tra via Carroceto e via Verdi ordinando ai farmacisti di consegnare tutto l'incasso. Ma uno dei medici deve avere capito che l’arma era finta e hanno costretto il rapinatore a fuggire a mani vuote.

I successivi due colpi sono stati messi a segno ai danni del supermercato In’s il 4 e l’8 aprile e poi ancora l’11 al Penny Market, il 12 e il 24 aprile nuovamente all’In’s: in questo caso il primo dei due è andato male. Il 51enne ha ammesso tutto davanti al giudice e ha raccontato di averlo fatto essendo disoccupato.

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