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Cronaca Isonzo / Via Antonio Canova

Ares 118, interventi in aumento e crescono i presidi sul territorio

Presentati i dati della stagione estiva: salgono i codici 'verdi' e 'gialli', diminuiscono i casi più critici. Per affrontare le emergenze stagionali sono stati attivati 9 nuove postazioni

Più di 10mila chiamate d’urgenza nel periodo estivo 2011, 1000 in più dello scorso anno. Aumentano i cosiddetti ‘codici verdi’ e ‘gialli’, che rappresentano le emergenze meno gravi, mentre fanno registrare un arretramento i ‘codici rossi’, ovvero i ricoveri più critici. Un esempio? Il calo delle sindromi da annegamento, passate da 10 a 6 nell’ultimo anno. “Merito della prevenzione e delle campagne di informazione” sottolinea Rossella Carucci, direttore sanitario dell’Ares 118 di Latina, che stamattina ha presentato i dati delle urgenze registrate nel periodo dal 15 giugno al 15 settembre.

Nel quadro statistico offerto dal direttore della sala operativa del 118 di Latina, Paolo Viola, spicca l’aumento del numero totale delle urgenze, passate dalle 8020 di due anni fa alle 9201 dello scorso anno, fino alle 10387 dell’estate appena trascorsa. Cresce anche l’incidenza delle emergenze estive sul totale annuo: dal 25% del 2009 si è arrivati al 30% - ma resta una stima, visto che ovviamente si dovrà attendere la fine dell’anno per tracciare un bilancio definitivo del 2011.

In aumento, dunque, i codici ‘verdi’ (saliti a 2308 casi) e soprattutto ‘gialli’ (ben 7341 nell’estate appena trascorsa), mentre i ‘codici rossi’ scendono da 823 a 725. Le patologie più frequentemente accusate sono quelle legate ai malori e ai colpi di calore.

Bilancio estivo dell'Ares 118



Per affrontare l’emergenza estiva l’Ares 118 di Latina ha messo in campo 9 nuove postazioni: una, notturna, per rinforzare quelle già attive su Aprilia; le altre, diurne, per servire Latina Lido, Priverno, Sonnino Scalo, Sabaudia, San Felice Circeo, Sperlonga, Ponza e Ventotene. Un terzo operatore è stato poi aggregato alla centrale operativa.

“Sono comunque emerse alcune criticità - evidenzia Viola - dovute soprattutto alla maggiore incidenza sul Dea di Latina degli interventi che negli anni passati avrebbero riguardato gli ospedali ora chiusi, come Priverno e Sezze. Il livello del servizio svolto resta comunque alto, tenuto conto anche della morfologia di una provincia vastissima come quella pontina”.

Già si pensa, intanto, alla prossima estate. La Regione sta progettando la realizzazione a Ventotene di una camera iperbarica per le terapie d’emergenza.

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