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Cronaca Aprilia

Armi e droga: perquisizioni della Mobile, due arresti. Sequestrata pistola pronta a sparare

In manette due uomini di origini albanesi, per un terzo avviate le pratiche per l'espulsione. Sequestrati anche marijuana e hashish. Il vicequestore Mosca: "Abbiamo arrestato due criminali pericolosi"

Due uomini di origii albanesi sono stati arrestati dalla Squadra Mobile di Latina; sequestrate anche una pistola risultata rubata a Roma, e pronta all'uso, e droga. 

L'operazione, che rientra nell'ambito di articolati servizi di contrasto alla criminalità diffusa disposti dal Questore Belfiore e che è stata condotta anche con l'ausilio delle unità cinofile di Nettuno, è scattata nella giornata di ieri, 2 ottobre: gli investigatori guidati dal vicequestore Carmine Mosca da tempo tenevano sotto controllo il gruppo criminale di etnia albanese. Quattro le perquisizioni , tre delle quali sono andate a buon fine, sono state eseguite tra Latina e Aprilia, in particolare nella zona di Fossignano al confine con i territori di Anzio e Nettuno. 

Gli arrestati

L'attenzione della Squadra Mobile si è concentrata su tre uomini di origini albanesi con numerosi precedenti. Due sono stati arrestati e per il terzo, anche lui irregolare sul territorio italiano, sono state avviate le pratiche per l'espulsione. In manette è finito Elton Qerreti, detto "Tony", pluripregiudicato con precedenti per traffico di sostanze stupefacenti e in materia di prostituzione minorile; nel corso della perquisizione, in un’intercapedine della cantina del suo appartamento, è stata rinvenuta pistola tipo revolver marca Weihrauch mod. HW357, calibro 357 Magnum, completa di cartucce dello stesso calibro già inserite nel caricatore. Si tratta, ha spiegato il vicequestore Mosca nel corso di una conferenza stampa, di "un'arma molto pericolosa", perfettamente funzionante e pronta a sparare, "su cui sono in corso gli accertamenti tecnici, dattiloscopici e biologici da parte della polizia scientifica per vedere se è stata usata di recente e in che modo". La pistola era ben nascosta, impacchettata e avvolta nel cellophane e per gli invvestigatori era nelle disponibilità dell'intero gruppo; non aveva matricola abrasa ed è stato possibile risalire alla provenienza, un furto compiuto a Roma. 

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L'altro arrestato è il 28enne Alfred Shehaj, detto "Freddy", nella cui abitazione nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti 35 grammi di marijuana e 4 di hashish; "un riscontro dei nostri sospetti nati nel corso degli accertamenti, dei pedinamenti e delle attività operate nei confronti del gruppo criminale" ha spiegato il dirigente della Squadra Mobile. Il 28enne, latitante da 13 anni, è risultato essere destinatario di un mandato di arresto internazionale in quanto condannato per traffico internazione di stupefacenti a 15 anni di reclusione dalla magisratura greca; la condanna risale al 2005: Alfred Shehaj, che aveva tutta una serie di alias con cui si era fatto identificare nel corso di altre indagini, era stato arreatato dopo essere stato trovato in possesso di 98 chili di canapa indiana che stava importando dall'Albania. Per gli investigatori è lui il "capo" del gruppo. 

Il terzo uomo nei confronti del quale sono state eseguite le perquisizioni, Altin Rakipi, essendo clandestino sul territorio nazionale, è stato dapprima accompagnato presso il locale Ufficio Immigrazione e successivamente tradotto presso il Centro di Permanenza per Rimpatri di Potenza, dove sarà trattenuto per il tempo strettamente necessario prima della definitiva espulsione. 

Come si è arrivati all'arresto dei due cittadini albanesi

Il vicequestore Mosca: "Un risultato importante"

“Per noi è un risultato importante - ha aggiunto nel corso della conferenza il vicequestore Mosca - perchè va a colpire un tipo di criminalità diffusa che si dimostra di alto profilo; una criminalità in contatto strettissimo con quella italiana, dotata di armi potenti e molto pericolose che riescono a reperire sul mercato clandestino. Un'operazione che nasce dalla ferma volontà del Questore di mettere sotto pressione investigativa e preventiva i diversi ambiti criminali che affliggono la nostra provincia e in particolar modo la criminalità legata al traffico di stupefacenti, di cui abbiamo riscontrato una presenza pervasiva nelle zone di Aprilia e dintorni. Abbiamo tolto dal territorio tre criminali pericolosi e senza scrupoli, due in galera e uno che presto sarà espulso”.

Traffico di droga: "Legame tra criminalità albanese e italiana" 

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