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Cronaca

Bancarotta del Latina calcio, a febbraio in aula Maietta, Cavicchi e altri 37 imputati

La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio anche per riciclaggio e reati tributari. Nella lista anche tre finanzieri

Approda in udienza preliminare la seconda tranche dell'inchiesta Arpalo per la quale i pubblici ministeri Giuseppe Bontempo e Claudio De Lazzaro hanno chiesto il rinvio a giudizio di 39 persone. L’indagine ha coinvolto tutti i personaggi che siedono già sul banco degli imputati nel processo principale che si svolge con giudizio immediato e per i reati che hanno comportato una misura cautelare.

Si tratta dell'ex deputato e ex presidente del Latina Calcio Pasquale Maietta, dell'imprenditrice Paola Cavicchi, del figlio Fabrizio Colletti e ancora Fabio Allegretti, Giovanni Fanciulli, Pietro Palombi, Roberto Noce, Pierluigi Sperduti e Paola Neroni ai quali si aggiungono altre persone non raggiunte da misure cautelari tra i quali tre finanzieri in servizio presso il comando provinciale di Latina: Riccardo Tomei, Claudio Arpaia e Ciro Pirone.

L’udienza preliminare davanti al gup Mario La Rosa è stata fissata per il 10 febbraio 2022. Gli accertamenti svolti dalla Guardia di finanza e dalla Squadra mobile di Latina hanno riguardato in questa caso soprattutto le vicende finanziarie del Latina calcio essendo partiti dopo la dichiarazione di fallimento della società pronunciata dal Tribunale di Latina il 23 marzo 2017 e la gestione del sodalizio nerazzurro nella sua ultima fase, praticamente anche dopo l'uscita di Pasquale Maietta. Tra gli indagati di Arpalo 2 ci sono anche l'imprenditore Antonio Aprile, al timone del Latina Calcio sempre ai tempi di Maietta, e i tre imprenditori che avevano rilevato la squadra prima del fallimento, il romano Benedetto Mancini, Angelo Ferullo, l'imprenditore di Anzio che proprio da Aprile e Maietta aveva rilevato le quote nell'anno che portò al fallimento, insieme all'amministratore delegato Daniela Weinstein. I reati ipotizzati dalla Procura della Repubblica sono l’associazione per delinquere finalizzata a commettere reati tributari, societari, di bancarotta, riciclaggio, trasferimento fraudolento di beni e corruzione; un reato contestato anche all'ex team manager del Latina Calcio, Pierluigi Sperduti.

Parti offese nel procedimento sono l’agenzia delle entrate di Latina e quella di Roma, la guardia di Finanza di Latina e la curatela fallimentare dell’Unione sportiva Latina Calcio.

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