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Cronaca Cisterna di Latina

Appalti e tangenti, nelle intercettazioni la ricostruzione del "sistema Cisterna"

Le conversazioni tra i personaggi coinvolti documentano i passaggi di denaro e le gare da pilotare. Ancora irreperibili due imprenditori destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare

Un giro di mazzette, soldi, tangenti. Il “sistema Cisterna” crolla davanti alle intercettazioni che, in due anni di indagine dei carabinieri, svelano il fitto sistema di collusioni che arricchiva imprenditori e amministratori e "fotografa” passaggi di denaro, “contato e ceduto”, le gare da pilotare e, come rivela l’ordinanza, “il suono delle mazzette di soldi buttate sul tavolo dopo il conteggio”. Un sistema che ha riguardato negli anni quasi ogni settore dell’amministrazione, dalla refezione scolastica alla raccolta dei rifiuti, dal verde pubblico ai lavori stradali. Una prassi consolidata e una “persistente reiterazione e costanza” nel commettere reati, proseguita anche dopo la scoperta e il sequestro, un anno fa, della prima mazzetta da 30mila euro consegnata da un imprenditore nelle mani del consigliere Filippo Frezza.

I politici di Cisterna coinvolti

Così finiscono agli arresti l’ex vicesindaco ed ex assessore all’Ambiente del Comune di Cisterna Marco Muzzupappa, uno dei fedelissimi del sindaco Eleonora Della Penna e sostenitore della sua campagna elettorale, in carica come assessore dal 2014 fino al 2016, quando aveva rassegnato le dimissioni. In manette anche l’attuale vicesindaco Alvaro Mastrantoni, ex consigliere di Forza Italia e poi di Ncd, Danilo Martelli, consigliere comunale di Ncd e poi diventato assessore ai Lavori pubblici; il consigliere comunale Filippo Frezza, in passato ex Msi Fiamma Tricolore; Giovanni Giarola, in passato consigliere comunale anche  sotto la guida dei sindaci Merolla e Carturan; l’assessore Pierluigi Ianiri. E poi gli imprenditori “amici” che ruotavano intorno agli appalti, Andrea Caiazzo, Amerigo Iacovacci, Rinaldo Donnini, Stefano Ettorre ed Enrico Baccari.

Tutti i nomi degli arrestati

operazione touch down-2

Due imprenditori ancora ricercati

Ma nel lungo elenco dei destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare mancano ancora due nomi all’appello, quelli degli imprenditori Raffaele Del Prete e Guglielmo Sbandi, per i quali le misure non sono state ancora eseguite.

La posizione del sindaco Della Penna

Da parte sua, il sindaco Eleonora Della Penna, che ricopre anche l’incarico di presidente della Provincia, in una breve nota inviata dopo gli arresti in cui ha annunciato la revoca degli incarichi politici agli arrestati, si è detta “sconcertata” e “fiduciosa nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine”. Non è indagata nell’inchiesta Touch Down ma il suo nome compare nelle carte dell’ordinanza firmata dal Gip Giuseppe Cario, da cui emerge che sarebbe stata a conoscenza di questi meccanismi legati all’affidamento di alcuni appalti.

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