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Cronaca

Mazzette e sesso per ottenere la patente: arresti a Frosinone, sequestrati titoli di guida a Latina

20 persone accusate di associazione per delinquere, tra cui funzionari di Motorizzazione. Telecamere e riprese audio nelle sale d'esame. Gli indagati ricevevano prestazioni sessuali anche dalle compagne dei cadidati. Nel capoluogo pontino tre anni fa era stata sgominata un'associazione che operava nello stesso modo

Coinvolge anche Latina l’operazione della squadra mobile di Frosinone che ha sgominato un gruppo di persone sospettato di aver messo in piedi una vera e propria associazione per delinquere finalizzata a manomettere il sistema del rilascio delle patenti.

La stessa identica modalità operativa che coinvolgeva anche la Motorizzazione era stata scoperta dalla stradale di Latina nel capoluogo tre anni fa: anche in quel caso l’inchiesta era stata denominata “Pay to drive” e aveva portato all’arresto di diverse persone.

Quello scoperto a Frosinone è un vasto giro che comprende diverse città,  i vari candidati che dovevano sottoporsi agli esami di guida venivano reperiti in diverse località, tra cui Latina, dove in queste ore si sta provvedendo al sequestro di varie patenti.

20 le persone colpite da misure cautelari e accusate di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, falso in atto pubblico, sostituzione di persona, accesso abusivo a sistema informatico pubblico, frode informatica ai danni dello Stato, il tutto allo scopo di far conseguire, revisionare o rinnovare la patente a persone disposte a pagare cifre che si aggirano intorno ai 4000 euro. 

“A finire in carcere – spiega la Questura di Frosinone in una nota - uno dei due Ingegneri della Motorizzazione di Frosinone che si alternano tra loro nel ricoprire il ruolo di Direttore e che – all’epoca dei fatti e fino ad un mese fa – rivestiva tale incarico, il titolare di tre autoscuole della provincia di Frosinone, ritenuto il capo dell’organizzazione, ed un esaminatore della Motorizzazione di Frosinone” 

17 le persone che sono state sottoposte agli arresti domiciliari; si tratta di altri 3 esaminatori della Motorizzazione di Frosinone, tra cui la segretaria dell’ingegnere, 3 titolari di altrettante agenzie di scuola guida della provincia di Frosinone, due dipendenti delle autoscuole del capo del sodalizio, 5 suoi stretti parenti (fratelli e nipoti) titolari di scuole guida nella provincia di Caserta ed altri 4 associati che ricoprivano il ruolo di procacciatori dei candidati/clienti o di sostituti degli stessi in occasione delle prove di teoria. 

Secondo quanto ricostruito, le persone arrestate non avrebbero disegnato anche prestazioni sessuali elargite, come prezzo aggiuntivo, dalle candidate clienti o perfino dalle consorti dei clienti uomini. 

Le patenti di guida sequestrate sono circa 90 e i clienti erano  per lo più stranieri (egiziani, pakistani, marocchini e cinesi), spesso non in grado di comprendere nemmeno la lingua italiana, né tantomeno il codice stradale e la connessa segnaletica; persone che, alla guida di un veicolo, costituiscono un grave pericolo per la sicurezza dei trasporti. 

“L’indagine, durata 6 mesi, ha fatto emergere un giro d’affari di circa 224.000 euro portando ad indagare nel complesso ben 135 persone (compresi i 20 destinatari di misure cautelari) – spiega la Questura di Frosinone in una nota - . Per tale motivo l’Autorità Giudiziaria ha disposto il sequestro dei conti correnti bancari e postali degli indagati, fino al raggiungimento della corrispondente cifra a cui si aggiunge quello di 5 immobili (tra ville, abitazioni e locali commerciali) 5 autoveicoli e 2 motocicli, tra cui una Ferrari modello California, immatricolata nel marzo del 2015 (pagata oltre 200.000 mila euro) ed una Mercedes acquistata pochi giorni fa per una cifra di quasi 100.000 euro. 

IL MECCANISMO: secondo quanto ricostruito, l’ingegnere della Motorizzazione, dietro compenso, assegnava alle prove d’esame uno dei 3 esaminatori corrotti che, a loro volta, remunerati illecitamente, chiudevano letteralmente gli occhi, consentendo ai complici di partecipare fraudolentemente all’esame, in quanto si sostituivano ai candidati che non erano assolutamente in grado di sostenere la prova teorica. 

I CLIENTI: i membri dell’associazione avrebbero reperito i clienti in diverse parti d’Italia, tanto che i sequestri delle patenti stanno interessando le provincie di Caserta l’Aquila, Perugia, Roma, Firenze, Napoli, Novara, Bologna, Chieti, Brescia, Como, Verona, Varese, Cagliari, Latina, Lucca, Parma, Grosseto, Milano. 

Sarebbero circa 70 candidati illegittimamente promossi; ad incastrarli video e audio che riprendono i momenti delle varie consegne delle bustarelle.

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