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Cronaca

Arsenico, CdM: prorogato lo stato d’emergenza fino a dicembre 2012

Sono 83 i comuni interessati al problema, molti dei quali in provincia di Latina. Palazzo Chigi: "Decisione necessaria per garantire il completamento degli interventi di potabilizzazione"

Stato di emergenza per l’acqua all’arsenico prorogato fino al 31 dicembre 2012; la decisione del governo è arrivata nella giornata di ieri.

Si tratta di un problema che riguarda ben 83 comuni del Lazio, molti dei  quali in provincia di Latina; la richiesta del provvedimento era stata avanzata proprio dalla Regione.

“Prorogando il commissariamento - ha spiegato l'assessore all'Ambiente della Regione Lazio Marco Mattei - permetterà di rientrare nei limiti previsti dalla Unione Europea entro il 31 dicembre del 2012”.

Sono tre le province più interessate dal problema arsenico, Latina, Roma e soprattutto Viterbo, dove la situazione si presenta più difficile tanto da rendere necessaria la richiesta di prorogare lo stato di emergenza dichiarato alla fine del 2010.

In provincia di Roma e di Latina la concentrazione di arsenico nell'acqua corrente dovrebbe rientrare nei limiti di legge a breve, secondo la struttura guidata dal commissario all'emergenza, la governatrice del Lazio Renata Polverini. Nelle due province i comuni interessati sono 30 per circa 470 mila abitanti, in base agli ultimi dati. Il problema, per essere risolto, deve avere tempi più lungi invece in provincia di Viterbo: lì i comuni interessati sono ben 53 per circa 286 mila abitanti e ci vorrà più tempo per cause naturali e strutturali.

La proroga, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi, "si è resa necessaria per garantire il completamento degli interventi di potabilizzazione di carattere straordinario e urgente approvati il 14 marzo 2011 e finalizzati a ricondurre le concentrazione di arsenico entro i limiti stabiliti dalla Commissione europea, oltre che a salvaguardare da possibili gravi rischi a interessi pubblici primari quali la salute e l'igiene pubblica".

"L'Ue - spiega l'assessore Mattei - ha fissato al 31 dicembre 2012 il limite inderogabile per poter erogare acque il cui contenuto di arsenico oscilla tra i 10 e i 20 microgrammi. Dopo quella data si potrà, senza alcuna eccezione, erogare solo acqua con un contenuto inferiore a 10 microgrammi".

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