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Cronaca Prampolini / Via Amaseno

Aule inagibili in via Quarto: la protesta dei genitori sotto il Comune

L’odissea della dirigente scolastica e delle famiglie, una serie di segnalazioni inascoltate dall’amministrazione comunale e una brutta situazione: se non si troveranno dei locali sostitutivi i bambini saranno costretti ai doppi turni

È una situazione difficile quella degli studenti della scuola di via Quarto di Latina che a pochi giorni dall’inizio delle lezioni ancora non sanno se potranno tornare in alcune delle aule e in che orari. Il problema è che diverse aule sono state dichiarate inagibili e che problemi sono stati riscontrati anche nell'impianto anticendio. Ma nulla si è mosso nei mesi scorsi. E questa mattina i genitori hanno deciso di protestare sotto il Comune.

 L'incontro tra la dirigente scolastica e i genitori

Si è tenuto nel pomeriggio di ieri l’incontro tra la preside 

e i genitori delle prime classi dell’Istituto di via Quarto che dipende dall’I.C. Frezzotti Corradini.

Un incontro in cui la dirigente scolastica ha illustrato con tanto di carte alla mano la lunga serie di segnalazioni ufficiali inviate al Comune e agli assessori competenti sulle condizioni delle aule del plesso di via Quarto a partire dallo scorso gennaio.

Tante segnalazioni che non hanno avuto risposta

Tante segnalazioni che, secondo l’iter di legge, chiedevano l’intervento del Comune nell’adempimento delle riparazioni del caso e dell’efficientamento del sistema di sicurezza. Segnalazioni che si sono ripetute per tutta l’estate ma che non hanno ricevuto alcuna risposta fino allo scorso 21 agosto a seguito di una diffida ad adempiere nei confronti del sindaco.

Dopo circa sette mesi dalla prima segnalazione, la dirigente del servizio Lavori pubblici e manutenzioni del Comune di Latina, Nunzia Lanzillotta, comunica l’impossibilità ad agire come richiesto per mancanza di fondi e personale.

Vista la sempre più imminente apertura delle scuole, la dirigente non si arrende e prosegue con le sue segnalazioni stavolta indirizzandole al Prefetto di Latina. La corsa alle possibili soluzioni pur di scongiurare i doppi turni ai bambini è quasi disperata, perché senza un intervento decisivo del sindaco nessuna strada è percorribile, ma l’estrema soluzione dei turni pomeridiani è del tutto deleteria per i bambini in primis, per le famiglie e per tutto il personale scolastico.

Le parole della Digirente Scolastica

Queste le parole della professoressa Venditti “ Lancio di nuovo l’appello, dopo tutti i solleciti inviati da me sia al sindaco, all’assessore alla Pubblica Istruzione di Latina, sia al Garante e per finire al Prefetto, di trovare al più presto, nel giro di 24 ore ormai, una soluzione al caso di via Quarto. C’è stata l’interdizione dal gennaio 2017, hanno avuto tantissimi mesi per poter prendere delle decisioni e per intervenire. Adesso siamo vicino all’apertura della scuola e siamo veramente sommersi di tantissimi problemi, non solo di locali, ma anche per me, come Dirigente Scolastico, c’è il problema di dover smontare tutto il lavoro estivo fatto con i miei collaboratori e il Dsga, perché dovremo rimodulare tutto l’orario e le assegnazioni dei docenti, addirittura tutto il piano di lavoro delle pulizie e orario di lavoro dei collaboratori scolastici. Probabilmente l’Ente Locale non conosce così bene e a fondo le problematiche e l’organizzazione di un sistema scolastico.
È stato proposto nella delibera del Consiglio d’Istituto fatto d’urgenza la richiesta in primis di altri locali, perché vista l’età dei bambini, arrivare, come c’è stato già ventilato da qualche funzionario del Comune in maniera informale, a un doppio turno, è una cosa che ritengo irresponsabile. Come funzionario non posso interrompere il servizio, quindi dovrò comunque applicare come ultima soluzione il doppio turno, ma ribadisco che la trovo una soluzione irresponsabile soprattutto visti i mesi che sono passati e tutto il tempo che c’è stato per intervenire su quei padiglioni, con addirittura tre sopralluoghi dei Vigili del Fuoco. Oppure che qualcuno nella persona del sindaco mi dica e metta per iscritto che, al di là delle due aule interdette, le altre quattro aule interessate del padiglione B si possono utilizzare e io il 14 apro la scuola. Tra l’incolumità e il diritto allo studio io preferisco l’incolumità, perché la sicurezza è prioritaria. Non essendo io Ente proprietario dei locali, non posso prendere decisioni in merito, il decreto 81 mi da l’obbligo di segnalare eventuali rischi e credo che l’abbia fatto abbondantemente senza ricevere alcuna risposta. Mi sarei aspettata almeno un incontro informale, un tavolo tecnico per risolvere la situazione. Invece sono stata in una assoluta solitudine
”.

La decisione dei genitori

La dirigente scolastica ha fatto tutto quello che era in suo potere, e anche di più interpellando il presidente dalla Provincia Eleonora della Penna, pronta ad aiutare, e anche altre scuole in cerca di locali dove poter sistemare i bambini, si attende ancora una risposta dall’amministrazione comunale. Nel frattempo i genitori cercheranno di far valere i diritti dei loro bambini e già da stamattina si sono riuniti davanti al Palazzo del Comune per chiedere un incontro con il sindaco.

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