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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Auoriciclaggio e falso in bilancio: sequestrati dalla Finanza beni e conti per 1,5 milioni

Il provvedimento nei confronti di un noto imprenditore di Cisterna, del suo commercialista e di un prestanome di Aprilia. Sono accusati, in concorso, di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, false comunicazioni sociali ed autoriciclaggio

Maxi sequestro di beni e conti correnti da parte della Guardia di Finanza nei confronti di un noto imprenditore di Cisterna (S.G.), operante nel settore della compravendita di veicoli industriali, del proprio commercialista, D.E. di Latina, e di un terzo “prestanome”, M.R. di Aprilia, titolare di una ditta individuale operante nel settore del commercio degli autoveicoli leggeri. 

Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno eseguito il sequestro preventivo per equivalente di beni e conti correnti, per un valore di 1,5 milioni, nei confronti dei tre che sono accusati, in concorso, di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, false comunicazioni sociali (falso in bilancio) ed autoriciclaggio.

Le indagini, condotte dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Aprilia su delega della Procura della Repubblica di Latina, hanno consentito di “accertare - si legge in una nota della Guardia di Finanza - che l’imprenditore, con la collaborazione del proprio consulente, cercava di sottrarsi al pagamento dei debiti contratti, anche nei confronti del fisco, intestando la sua impresa ad un prestanome. Nel frattempo si era premurato di spogliare l’impresa in crisi di tutti i beni, trasferendoli alla nuova società, mediante false fatturazioni e cessione di ramo d’azienda. In particolare, l’imprenditore avvalendosi della professionalità e complicità del commercialista aveva omesso di indicare nel bilancio di liquidazione circa 500.000,00 euro di imposte e circa 1.200.000,00 euro di crediti. Inoltre, al fine di impedire l’attività di controllo da parte degli organi preposti, aveva omesso di presentare il bilancio dell’anno precedente (2015) ed occultato le scritture contabili della società in crisi”.

A seguito dell’attività svolta dai finanzieri pontini, su iniziativa della Procura della Repubblica di Latina, la società cessata è stata successivamente dichiarata fallita consentendo, così, ai creditori di godere di tutela giudiziaria.

La misura preventiva, emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Latina, ha permesso di sottoporre a sequestro 17 immobili nella provincia di Latina e di Reggio Calabria, 141 veicoli (auto e camion) su tutto il territorio nazionale, nonché circa 300.000,00 euro tra soldi, titoli e altre disponibilità finanziarie, per un importo complessivo di circa 1,5 milioni di euro.

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