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Cronaca

Autostrada Roma-Latina, il no dei costruttori. E’ sempre più polemica

Incontro dibattito dell'Ance che ribadisce il suo no alla realizzazione dell'opera; il presidente Palazzo: "Le vere priorità sono la manutenzione e la messa in sicurezza della rete stradale, a iniziare dalla Pontina"

Sempre più viva la polemica intorno all'autostrada Roma-Latina. Durante l’incontro “Autostrada Roma-Latina: pro e contro” che si è tenuto ieri all’hotel Europa. l’Ance - l’associazione nazionale costruttori edili - ha ribadito il suo no all’opera, scontrandosi con quanti spingono affinché i cantieri vengano aperti al più presto - sono solo di qualche ora fa le dichiarazioni del presidente di Unindustria Miraglia e del sindaco Di Giorgi che invece la definiscono “un’infrastruttura fondamentale” -.

"Da anni Ance Lazio si batte perché si riqualifichi e si realizzi un'opera efficiente e sicura. Abbiamo sostenuto la soluzione autostradale perche' pensavamo che fosse la migliore. Abbiamo anche guardato con favore e ritenevamo che fosse logico e conveniente puntare sullo strumento del project financing, considerate le difficoltà finanziarie dello Stato e la possibilita' di valorizzare il capitale privato” ha dichiarato il vicepresidente di Ance Lazio, Domenico Paglia.

"Oggi- ha spiegato - abbiamo dei dubbi. E torniamo a chiedere a chi deve prendere le decisioni giuste di valutare attentamente, alla luce dei risultati che la soluzione del project financing 'all'italiana' ha dato e sta dando, se sia conveniente e opportuno proseguire su questa strada o se invece vada fatta una scelta diversa, nell'interesse dei cittadini e dell'economia regionale”.

La proposta portata avanti dall’Ance è un’altra; “la nostra idea e' molto semplice - prosegue Paglia -. Di fronte alle incertezze su costi e tempi, a fronte delle difficolta' sui tracciati, sulla complessita' del far tornare i conti di un'operazione di project financing, riteniamo necessaria una valutazione e decisione politica che porti a utilizzare i 468 milioni oggi messi a disposizione per l'autostrada Roma-Latina, cui vanno ad aggiungersi i 240 milioni stanziati per il tratto Cisterna-Valmontone, per un nuovo progetto di messa in sicurezza e miglioramento dell'attuale tracciato".

La richiesta, ha continuato Paglia, e' anche quella di "considerare concretamente l'opportunità e la fattibilità di un percorso che se perseguito con convinzione e riconosciuto valido dal Governo consentirebbe di aprire i cantieri già nel corso dell'anno prossimo assicurando sicurezza e miglioramenti nel giro di 3 anni, ovvero entro il 2017. Una soluzione che limiterebbe fortemente i disagi rispetto al progetto autostradale consentendo altresì di poter contare su una concreta e certa corrispondenza tra costi e risultato finale”.

LA POSIZIONE DEL SINDACO DI GIORGI
LA POSIZIONE DEL PRESIDENTE DI UNINDUSTRIA

Il presidente di Ance Latina, Davide Palazzo, ha inoltre evidenziato come sia inopportuno "in un momento storico come questo, di grande difficoltà sul piano delle risorse, perseguire soluzioni che non offrono garanzie per una rapida fruibilità. Per questo chiediamo di riflettere e di fare la scelta giusta, nell'interesse dei cittadini e delle imprese.
Le vere priorità sono la manutenzione e la messa in sicurezza della rete stradale, a iniziare dalla Pontina. Egualmente, se la questione e' collegare il Lazio meridionale con il resto d'Italia, bisogna allora chiedersi perché non si completi la Latina-Frosinone così da collegarsi alla A1 tramite gli svincoli di Frosinone o Ferentino. Sarebbe sicuramente più redditizio per lo Stato e per i cittadini, e si offrirebbe anche un importante contributo al lavoro delle nostre imprese".

CONSIGLIERE REGIONALE GIUSEPPE SIMEONE - "Un’occasione per ribadire la mia ferma convinzione che si tratti di un’opera indispensabile per le imprese, per l’economia, per la competitività e i cittadini - ha dichiarato il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone che, a chiusura dei lavori del Consiglio regionale, è riuscito a prendere parte all’incontro organizzato dall’Ance di Latina -. Oggi il nodo non è domandarsi se procedere o meno. Oggi abbiamo il dovere di proseguire su questo percorso e di arrivare in tempi bevi all’apertura dei cantieri, solo in questo modo inizieremo a costruire un futuro per i nostri figli".

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