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Cronaca

Incidenti stradali, in calo nel 2013 La Pontina resta la più pericolosa

Bilancio della polizia stradale di un anno di attività. Diminuiscono i sinistri, anche quelli mortali di cui circa il 25% sulla Pontina. Aumentano però gli automobilisti che si mettono alla guida ubriachi o drogati

Cala il numero degli incidenti stradali nella provincia di Latina, con la Pontina che però mantiene il suo triste record di arteria più pericolosa sul territorio pontino. Questi alcuni dei dati che emergono dal bilancio del 2013 redatto dalla polizia stradale.

“Pur rimanendo importante il numero complessivo degli incidenti stradali, con la S. R. 148 Pontina che tristemente nel 2013 rivendica quasi un quarto dei decessi occorsi in ambito provinciale (cui vanno aggiunti quelli occorsi nel tratto ricadente nella provincia di Roma) – si legge in una nota della polstrada -, cala di un dato percentuale notevole il dato complessivo provinciale della mortalità sulla strada”.

In totale nel 2013 sono stati rilevati dalla polizia stradale 928 incidenti, di cui nella provincia di Latina sono stati 42 quelli mortali. La Pontina, come detto, si rivela la strada più pericolosa con 280 incidenti di cui 11 mortali ( e altrettante vittime), seguita poi dall’Appia con 87 sinistri (di cui un mortale con una vittima). Quindici sono stati gli incidenti rilevati sulla Monti Lepini e 46 sulla Flacca di cui uno mortale.

Un altro dato che fa riflettere è quello legato alle vittime il cui 60% è costituito da giovani di età compresa tra i 19 e i 39 anni.

Nell’oltre il 9% degli incidenti almeno uno dei conducenti è risultato positivo all’alcol test (in 83 casi rispetto ai 51 del 2012) e nel 3% ai test antidroga (in 32 casi rispetto ai 12 dell’anno precedente). Sono aumentati, nel 2013, infatti, gli automobilisti trovati alla guida ubriachi (174 le infrazioni accertate contro le 142 dell’anno precedente) o sotto l’effetto di droga (53 infrazioni accertate rispetto alle 40 del 2012).

“La Sezione Polizia Stradale di Latina inoltre consolida il proprio ruolo di intervento nei casi più gravi, avendo rilevato circa il 55% degli incidenti mortali occorsi in ambito provinciale – si legge ancora nella  nota -. Pur nelle difficoltà di organico oggi comuni a molti Uffici di Polizia, è stato incrementato il numero complessivo dei servizi su strada a disposizione della cittadinanza, dando un impulso maggiore ai servizi finalizzati a specifici obiettivi serventi i fondamentali presupposti di una sicurezza stradale efficace e avvertita dagli utenti.

Ciò nondimeno non si è depauperato l’impegno quotidiano per la vigilanza stradale, impegno quantificabile in una media di poco meno di 11 pattuglie giornaliere dedicate ai controlli ed alla prevenzione nell’intero territorio provinciale. Grande importanza va attribuita al sensibile incremento del numero dei servizi finalizzati alla prevenzione delle fenomenologie più preoccupanti in termini di sicurezza stradale (velocità e alcool/droghe) nonché in termini di concorrenza tra le imprese di trasporto. Il risultato si evidenzia anche in termini di aumento dei valori assoluti di casi di positività ai controlli”.

Altro elemento rilevante l’importante risultato dell’attività di polizia giudiziaria, risultato rivelato non tanto dal dato relativo agli arresti e denunce, pure trovato in sensibile incremento rispetto all’anno precedente, ma per l’altissima qualità dei risultati raggiunti che sono più che presenti all’opinione pubblica e che hanno premiato un anno di lavoro particolarmente intenso per gli investigatori della Sezione e dei Distaccamenti di Aprilia, Terracina.

Infine, “è proseguito senza sosta l’impegno delle donne e degli uomini della Polizia Stradale per non far mancare un apprezzato contributo per le campagne di educazione/informazione in tema di sicurezza stradale nonché la presenza nelle manifestazioni di educazione alla legalità, nella ferma convinzione che è l’orientamento delle menti e delle coscienze di ciascuno, con particolare riguardo alle nuove generazioni, che può efficacemente aiutare nella prevenzione del triste e illogico fenomeno dell’incidentalità stradale, così particolarmente sentito dalle popolazioni pontine”.   

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