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Cronaca Pontinia

“Blue Whale”, la Procura apre un’inchiesta. Indagini della polizia postale

Le indagini a Latina. Intanto i riflettori si accendono sul rapporto tra i giovani e internet; il Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza: "Importante fare prevenzione sui rischi della rete"

Non più solo sospetti, ma qualcosa di più Latina intorno al "Blue Whale", il macabro gioco che al culmine di una serie di prove al limite della sopportazione umana porterebbe i giovani al suicidio.

Un fenomeno nato in Russia che si sarebbe poi diffuso anche in America Latina, Francia e Inghilterra. E ora si teme che il folle “gioco” sia arrivato anche nella provincia di Latina, coinvolgendo giovani pontini.

L’attenzione si è concentrata in particolare su due ragazzine e soprattutto su una bambina di 10 anni che sarebbe stata adescata e inserita all’interno di un gruppo sospetto su whatsapp dal titolo “Balena Blu”. La madre, a cui la piccola si è rivolta, come scrive questa mattina il quotidiano Il Messaggero, ha così presentato una denuncia alla polizia postale.

La Procura di Latina ha aperto un’inchiesta e le indagini della polizia postale, appunto, sono rivolte a fare piena luce sulla vicenda.
Il macabro gioco nato in Russia ormai da qualche anno, coinvolge soprattutto giovani, che sarebbero raggiunti tramite i social network, e spinti da un “tutor” a svolgere alcune prove ogni giorno, fino all’ultima finale, il suicidio.

I GIOVANI E LA RETE - L’episodio, il Blue Whale, e in generale la diffusione dell'utilizzo dei social network e di internet accende comunque i riflettori sull’importanza, e la delicatezza, del rapporto tra i giovani e la rete, sui rischi della rete e sull’importanza di una educazione e una prevenzione rivolta al giusto uso della stessa.

Proprio su questo tema è intervenuto anche il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio Jacopo Marzetti. “Promuovere l’educazione a un uso sicuro di Internet è uno degli aspetti principali del mio lavoro quotidiano. Sin dai primi mesi successivi alla mia nomina mi sono impegnato in prima persona, partecipando a iniziative e incontri all’interno delle scuole per sensibilizzare i ragazzi a utilizzare la Rete e i social media con consapevolezza e prudenza – ha detto Marzetti -. Trattandosi di un tema particolarmente importante e che richiede la massima attenzione, è mia intenzione costituire una commissione tecnica composta da esperti, tra cui magistrati, psicologi e sociologi, che abbia come obiettivo lo studio dei nuovi fenomeni che mettono in pericolo la sicurezza in rete di bambini e ragazzi e l’individuazione di opportune misure di contrasto che ne impediscano la diffusione”.

“E’ fondamentale – insiste il Garante – agire sulla prevenzione e sulla diffusione della cultura di un uso corretto di Internet, non solo verso i ragazzi, ma anche verso le famiglie e il mondo della scuola”.

“A tale proposito – ha poi concluso Marzetti – ritengo importante la previsione di un tavolo tecnico e di linee di orientamento per la prevenzione a livello nazionale ma ritengo altrettanto fondamentale lavorare su un piano di intervento a livello locale, che tenga conto delle realtà territoriali. L’idea di costituire una commissione tecnica nasce proprio da questa specifica esigenza”.

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