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Cronaca Borgo Sabotino

Sogin, entro il 2025 conclusa la bonifica ambientale dei siti nucleari

L'amministratore delegato Nucci ha presentato oggi il Piano Industriale 2011-2015 che realizzerà nelle centrali del Garigliano di Latina e Casaccia attività per 198 milioni di euro

È stata una giornata importante quella vissuta oggi dalla città di Latina. Questa mattina l’amministratore delegato di Sogin, Giuseppe Nucci, ha presentato il Piano industriale per la bonifica di Borgo Sabotino relativo al cinquennio 2011-2015 con i relativi investimenti per le opere di decommisioning delle centrali e la messa in sicurezza dei depositi e degli altri impianti nucleari, e illustrato l’andamento positivo del primo semestre 2011.

OBIETTIVI DELLA SOGIN – La società si propone con questo nuovo piano diversi e ambiziosi obiettivi:

-    mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento degli impianti nucleari e dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, per garantire i cittadini, tutelare l’ambiente e le generazioni future;
-    smantellare gli edifici convenzionali e finalizzare le scelte tecnologiche di progetto per il decommissioning dei siti nucleari, dove con questo termine si intende la parte finale del ciclo di vita degli impianti nucleari, quello che interessa l’allontanamento del combustibile nucleare, la decontaminazione e lo smantellamento delle strutture e gestione in sicurezza dei rifiuti radioattivi;
-    localizzare e realizzare il Parco Tecnologico e il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, appena definiti dall’Agenzia di Sicurezza Nucleare i criteri per realizzare la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee;
-    valorizzare in Italia e all’estero le competenze delle imprese italiane qualificate da Sogin.

IL PIANO - L’attuale contesto normativo, che è stato approvato lo scorso anno, ha affidato a Sogin non solo la localizzazione e la realizzazione del Parco Tecnologico e del Deposito Nazionale, ma anche la sua gestione al fine di mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dal decommissioning e dalle quotidiane attività di medicina nucleare, di ricerca e industriale che ogni anno producono circa 500 metri cubi di rifiuti, oggi sono custoditi in depositi temporanei sparsi su tutto il territorio italiano. Il piano prevede quindi la costruzione di una struttura in superficie che garantirà una sistemazione definitiva a circa 80mila metri cubi di rifiuti a media e bassa radioattività e una custodia temporanea a circa 12mila e 500 metri cubi di rifiuti ad alta radioattività. Si tratta quindi di un progetto assolutamente ambizioso la cui realizzazione costituisce una vera priorità per l’Italia garantendo la messa in sicurezza per i cittadini e l’ambiente ed eliminando la  necessità di un immagazzinamento temporaneo nei siti.

PROGETTI DA REALIZZARE - Nei cinque anni del piano, Sogin realizzerà attività di decommissioning, mantenimento in sicurezza e servizi per 542 milioni di euro, dei quali 198 milioni per le attività nelle centrali del Garigliano e di Latina e negli impianti di Casaccia.

-    Le principali attività previste nell’arco di piano, nella centrale di Latina, dopo la demolizione del pontile, riguarderanno lo smantellamento dell’edificio turbina, dell’edificio sala controllo e di altre strutture minori, come anche l’avvio di operazioni di decommissioning dei generatori di vapore e di trattamento dei fanghi radioattivi.
-    Nella centrale del Garigliano verrà, invece, demolito il camino dell’impianto e, a valle della realizzazione del nuovo sistema di approvvigionamento idrico, il serbatoio d’acqua in quota. Sarà predisposto il nuovo sistema di trattamento degli effluenti liquidi radioattivi e sarà adeguato l’impianto elettrico di cantiere per le attività di decommissioning.
-    A Casaccia continuerà lo smantellamento delle scatole a guanti e saranno rimossi e smantellati i serbatoi interrati dei rifiuti liquidi radioattivi; continueranno i lavori di adeguamento della struttura dell’impianto OPEC-2 a deposito temporaneo. Si procederà, inoltre, alla caratterizzazione dell’impianto dei rifiuti e al trattamento e condizionamento dei rifiuti radioattivi.

Bonifica siti nucleari, Sogin presenta il Piano Industriale

RISULTATI DEI PRIMI SEI MESI DEL PIANO - Nel primo semestre 2011, Sogin ha incrementato del 50% le attività di smantellamento degli impianti nucleari rispetto alla media del periodo 2007-2010. È stato ampliato l’albo fornitori e sono stati ridefiniti i piani di committenza delle attività per privilegiare la concorrenza. E’ stata coinvolta l’imprenditoria locale con appositi protocolli d’intesa per favorire così lo sviluppo del tessuto economico dei territori nei quali Sogin è presente e siglati protocolli di legalità per appalti e subappalti con le Prefetture delle province nelle quali Sogin opera, tra le quali quelle di Caserta, Latina e Roma.

CONSIDERAZIONI -  “Il nuovo piano industriale – ha dichiarato Giuseppe Nucci - intende migliorare l’efficienza e l’efficacia delle nostre attività con l’obiettivo di ottimizzare tempi e costi, per concludere la bonifica degli impianti nucleari, portarli a prato verde e restituirli ai cittadini e al territorio, consapevoli che Sogin è allineata alle migliori esperienze internazionali”.
“Sogin è chiamata a realizzare la più importante bonifica ambientale nella storia di questo Paese. In tal senso - ha affermato l’Amministratore Delegato – riteniamo fondamentale condividere questo obiettivo con le istituzioni e le imprese locali direttamente coinvolte nelle nostre attività assicurando che tutti i giorni nostri dipendenti operano con il massimo impegno per garantire la sicurezza dei cittadini italiani. Con la demolizione del pontile di Foce Verde abbiamo fatto il nostro lavoro – ha concluso Nucci -: abbiamo così restituito a Latina quel tratto di mare dopo 50 anni. Per smontarlo ci sono volute 24 autorizzazioni, un po' troppe per una struttura non pericolosa come quella".

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