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Cronaca Cori

Cisterna-Valmontone, biciclettata per dire “no” alla bretella

L'iniziativa, in programma per domenica 17 novembre organizzata dal Comitato del NO nel mese, quello di novembre, della mobilitazione delle organizzazioni che si oppongono alla costruzione del tratto autostradale

Cori torna a dire no alla bretella autostradale a pagamento Cisterna – Valmontone che dovrebbe passare a pochi chilometri dal Monumento Naturale Lago di Giulianello. Per domenica 17 novembre il Comitato del NO ha organizzato una biciclettata; la partenza è prevista per le  da Piazza Signina, Cori montecon arrivo in sella a Piazza Umberto I, Giulianello, dopo aver costeggiando in bicicletta il Lago.

L’iniziativa rientra nel programma “NO vembre NO bretella”. Novembre è il mese di mobilitazione dei Comitati No Bretella che si oppongono alla costruzione del tratto autostradale tra Cisterna e Valmontone “che andrebbe a deturpare – spiegano gli organizzatori - una zona prevalentemente agricola con campagne e distese di verde, come quella che caratterizza il territorio giulianese. Lungo il potenziale tracciato della bretella Cisterna - Valmontone i Comitati stanno organizzando una serie di eventi che tendono ad informare i cittadini, incontrare le istituzioni e raccogliere fondi per l’autofinanziamento di un ormai inevitabile ricorso al Tar. 

Intanto sul progetto della Cisterna-Valmontone è arrivato anche il parere negativo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica secondo cui gli interventi approvati dal Cipe non hanno progettualità e soprattutto non prevedono alcun prolungamento né potenziamento delle linee del ferro, provocando solamente un aumento del traffico veicolare verso Roma senza migliorare i problemi di mobilità della Pontina e verso Fiumicino e Civitavecchia, aprendo la strada per la costruzione del raccordo anulare bis”.

“Per l’Inu – proseguono - si punta solo a privilegiare il trasporto su gomma in nome della messa in sicurezza. Se l’obiettivo fosse stato quello di non aumentare il traffico degli autoveicoli, dirottando il previsto incremento di spostamenti sul ferro, l’obiettivo della messa in sicurezza si sarebbe potuto risolvere anche mantenendo l’attuale configurazione a due corsie per senso di marcia della via Pontina, aggiungendo la corsia di emergenza e riducendo la velocità massima consentita con controlli sistematici. Ciò con costi enormemente inferiori e spostando le risorse sul potenziamento del ferro”.

Al termine ci sarà un rinfresco durante il quale verrà chiesto ai partecipanti un piccolo contributo che servirà a finanziare il ricorso al Tae contro la realizzazione dell’opera.

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