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Cronaca

“Io non ci sto più”: gli studenti contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola

Incontro all'Istituto Frezzotti-Corradini per la II Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola a cui ha preso parte anche il vescovo Crociata. Poi il flash mob in piazza del Popolo

Si è svolto questa mattina presso l'Istituto comprensivo “Frezzotti-Corradini” l’incontro nell’ambito della II Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola. 

Una giornata che rientra nell’ambito di una campagna in cui sono impegnati i ragazzi della scuola media dal titolo “Io non ci sto più”. 

All’incontro di questa mattina ha preso parte anche il vescovo di Latina Mariano Crociata. A monsignor Crociata in apertura di giornata, la dirigente scolastica Roberta Venditti ha illustrato il lavoro della sua scuola nella prevenzione del bullismo, anche come “Centro Territoriale di Supporto alle Nuove tecnologie e disabilità”, che supporta le altre scuole della provincia di Latina nell'ambito di uno specifico programma del Ministero dell'Istruzione. 

All'evento ha collaborato l'Ufficio del Garante regionale del Lazio per i minori.

Ai giovani presenti, monsignor Crociata ha spiegato che “quando si parla di bullismo significa parlare anche di adulti che commettono errori oppure di fenomeni della comunicazione che mettono in circolo pensieri e atteggiamenti che si scaricano sui ragazzi. Certamente, ci sono anche tanti adulti che invece sono alleati dei giovani aiutandoli a crescere”.

Continuando a dialogare con gli studenti, monsignor Crociata si è chiesto quale sia la via per affrontare questo problema. “Io ne vedo una in particolare - ha continuato il vescovo – e parto dalla vostra difficoltà di dover comunicare a qualcun altro che vi aiuti a capire ciò che avete dentro. Soprattutto due sentimenti che possono trovare posto nel vostro cuore. Il primo è quello della rabbia che si può accumulare per tante cose che non vanno. Il secondo è la paura di fronte a cose che non vanno, di non riuscire, di fronte alle attese. Sono due sentimenti che portano ad avere atteggiamenti non sempre equilibrati o corretti. 

Ecco, secondo me bisogna imparare a riconoscere questi sentimenti, a capirli, a saper trasformarli in energia positiva. Per esempio, la rabbia diventa volontà per superare le difficoltà; la paura, esercizio per conquistare il coraggio di affrontare gli impegni e le sfide della vita. Per fare questo abbiamo bisogno di esprimerci a parole, imparare a raccontare e per questo c'è bisogno delle persone giuste che abbiano la volontà e capacità di ascoltarci. 

Quello che ci fa male a volte è tenere dentro noi pesi troppi grandi. Come ci sono adulti sbagliati però ci sono adulti che ci aiutano a crescere, a capirci a ritrovare la forza per incanalare le nostre energie e ritrovate la giusta fiducia in noi stessi. Anche la creatività è uno dei modi per esprimere se stessi, come hanno fatto i vostri compagni di classe Siria e Alessandro componendo la canzone che è anche il titolo di questa giornata”.

La giornata si è conclusa in piazza del Popolo davanti al Palazzo del Comune con un flash mob degli studenti per dire no al bullismo.

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