Finisce in carcere il giovane buttafuori condannato per aver stuprato una minorenne in un b&b
Il 21enne ha violato l'obbligo di dimora a cui era sottoposto. I carabinieri non lo hanno trovato in casa, dichiarato latitante si è poi costituito
E’ finito in carcere il giovane di Pomezia condannato a 16 anni con l’accusa di aver sequestrato e più volte stuprato nei b&b una ragazzina minorenne conosciuta in discoteca.
Come riporta ViterboToday, il 23enne ha violato l'obbligo di dimora a cui era sottoposto e si è reso irreperibile. Ma oltre all'obbligo di dimora nel comune in cui vive, il ragazzo aveva anche quello di presentarsi alla polizia giudiziaria con la prescrizione di restare a casa la notte e per un paio di ore la mattina e di recarsi nella Rems in cui per un periodo è stato ricoverato prima che venisse giudicato capace di intendere e di volere, e quindi non più compatibile con il ricovero nella struttura.
Misure di sicurezza che erano scattate perché era stato ritenuto socialmente pericoloso. Ma a causa dei comportamenti tenuti dal giovane nell'ultimo periodo, queste stesse misure sono state inasprite con la custodia cautelare in carcere. Ma quando nei giorni scorsi i carabinieri sono andati a prelevarlo, a sorpresa non l'hanno trovato in casa. Per questo è stato emesso un decreto di latitanza e sono scattate le ricerche. Nella tarda serata di mercoledì 7 dicembre però, il 23enne si sarebbe consegnato spontaneamente ai carabinieri, che lo avrebbero rintracciato all’ospedale San Camillo Forlanini di Roma.
Lo scorso settembre il giovane è stato condannato dal tribunale di Viterbo per violenza sessuale, sequestro di persona, rapina e lesioni, con l'aggravante della crudeltà, a 16 anni di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 10mila euro alle parti civili. Era stata, inoltre, disposta la misura della sorveglianza speciale per tre anni.