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Cronaca

Caccia, nuovo calendario venatorio 2015/16: si parte il 20 settembre

Approvato dalla Regione Lazio il nuovo calendario che si chiuderà il 31 gennaio 2016. La novità di quest’anno: al’entrata a regime del nuovo tesserino regionale a lettura ottica, distribuito lo scorso anno in via sperimentale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

La stagione venatoria nel Lazio si aprirà il prossimo 20 settembre e si concluderà il 31 gennaio 2016. A stabilirlo è il nuovo calendario venatorio 2015/2016 con decreto del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in conformità con le disposizioni normative comunitarie e nazionali.

Nel dettaglio dal 20 settembre al 31 ottobre sarà permessa la caccia alla quaglia e alla tortora; quella al coniglio selvatico, fagiano e merlo dal 20 settembre al 31 dicembre (nelle aziende faunistico-venatorie il fagiano sarà cacciabile fino al 31 gennaio); alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, fischione, folaga, frullino, gallinella d'acqua, germano reale, marzaiola, mestolone, moriglione pavoncella, porciglione e volpe saranno cacciabili dal 20 settembre al 31 gennaio mentre la lepre europea fino al 6 dicembre; allodola dall'1 ottobre al 31 dicembre; beccaccia, cesena, tordo bottaccio e tordo sassello dall'1 ottobre al 20 gennaio; colombaccio, cornacchia grigia, gazza, ghiandaia dall'1 ottobre al 31 gennaio e la starna dall'1 ottobre al 30 novembre. Il cinghiale, invece, dall'1 novembre al 31 gennaio con un carniere di due capi. Per quanto riguarda l’addestramento e allenamento dei cani è consentito senza possibilità di sparo dal 30 agosto al 17 settembre, mentre nelle zps dal 2 settembre.

La Regione, inoltre, comunica che viene riconfermata la regolamentazione della stagione passata, a seguito delle valutazioni concordate dalle strutture dell'Assessorato all'Agricoltura, Caccia e Pesca insieme a quelle dell'Assessorato all'Ambiente, nonché del lavoro svolto con i rappresentanti del Comitato tecnico faunistico venatorio regionale, composto dalle associazioni venatorie e le associazioni ambientaliste, le organizzazioni professionali agricole e i rappresentanti delle province. E’ stato, inoltre, considerato il parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Riconosciuto dalla Regione Lazio, inoltre, a seguito dell’acquisizione del parere vincolante dell’ISPRA, il posticipo della chiusura della caccia al 10 febbraio limitatamente alle specie colombaccio, cornacchia grigia, gazza e ghiandaia, con le modalità di caccia da appostamento (fisso e temporaneo) senza l’ausilio del cane.

La principale novità di quest'anno è l'entrata a regime del nuovo tesserino regionale a lettura ottica, distribuito lo scorso anno in via sperimentale. Si tratta di uno strumento molto importante per facilitare la raccolta e la lettura dei dati da parte del sistema informatico dell’Osservatorio faunistico utile per migliorare la gestione della fauna e dell’ambiente e ottimizzare la programmazione delle future stagioni venatorie”.

Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

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