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Cronaca Sabaudia

Giallo a Sabaudia, le indagini: si cerca la compagna della vittima

Porterebbero a Viterbo le indagini dei carabinieri sull'uomo il cui corpo è emerso dalle acque del lago di Paola il 12 marzo. I due avrebbero vissuto lì ma lei ora è scomparsa

Porterebbero a Lugo, in provincia di Ravenna, e a Viterbo le indagini condotte dei carabinieri per risalire all’identità dell’uomo il cui cadavere è stato ritrovato il 12 marzo nelle acque del lago di Paola a Sabaudia.

Valerio Q. di 68 anni, infatti sarebbe originario del comune romagnolo ma qualche anno fa si sarebbe trasferito nel capoluogo della Tuscia dove viveva con una donna, Milena G. di 63 anni, di cui al momento non si ha nessuna traccia.

I due avrebbero vissuto insieme per qualche anno in una casa cantoniera alle porte di Viterbo prima del trasferimento dell’uomo a Sabaudia.

Attualmente la compagna, anche lei di origini ravennate, sembra scomparsa e questo infittisce ancora di più l’intricato giallo. Pare infatti che la donna risulterebbe anche intestataria di un arma di grosso calibro.

Il gestore della lavanderia di Sabaudia, che ha riconosciuto la propria etichetta sulla giacca che l'uomo indossava, ha riferito ai carabinieri che la vittima aveva raccontato di essersi trasferita nella cittadina della provincia di Latina dopo la morte della sua compagna. Ma questo particolare non risulta ai carabinieri, che si sono messi sulle tracce della donna. La residenza di entrambi risulta ancora a Viterbo, ma i due non vivevano lì da diverso tempo.

Numerosi, quindi, i nodi ancora da sciogliere. Intanto nella giornata di ieri sono stati effettuati i prelievi del Dna sui figli dell’uomo che attualmente vivono in Veneto.

Nei prossimi giorni si dovrebbero avere i risultati che possono essere utili per cominciare a fare luce su un caso quanto mai ingarbugliato, e su cui i carabinieri mantengono il massimo riserbo, e a sciogliere effettivamente le riserve sull’identità dell’uomo la cui morte è stata causata da un colpo di pistola alla testa e il cui corpo è stato ritrovato avvolto da cinture da sub.

"Le certezze - spiega il colonnello Giovanni De Chiara, comandante provinciale dei Carabinieri di Latina - arriveranno solo con i risultati dell'esame del dna. Solo allora si potrà chiarire con certezza l'identità dell'uomo e ricostruire la sua vita". Intanto, si cerca ancora, nel lago di Sabaudia e sulle sponde, l'arma che ha ucciso il 68enne.
 

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