rotate-mobile
Cronaca Ventotene

Cadavere nelle acque tra Ventotene e Santo Stefano, mistero sull'identità

Il corpo, recuperato dalla Guardia costiera, appartiene ad un uomo ed è in avanzato stato di decomposizione. Indaga la Procura di Cassino

Il cadavere di un uomo è stato recuperato nelle acque dell’arcipelago pontino nel primo pomeriggio di oggi dagli uomini della Capitaneria di Porto di Gaeta.

Ad avvistare il corpo, nelle acque tra le isole di Ventotene e Santo Stefano, è stato un peschereccio che navigava in quel tratto di mare e che ha allertato immediatamente la Guardia Costiera. Una motovedetta d'altura classe 300 ha dunque raggiunto il tratto di mare indicato ed ha recuperato il cadavere per poi sbarcarlo a Formia.

Da lì è poi stato trasferito presso l’ospedale di Cassino, a disposizione della competente autorità giudiziaria. L’inchiesta per risalire non soltanto all’identità del cadavere ma anche per individuare le modalità e le cause del decesso è stata affidata al sostituto procuratore di Cassino Alfredo Mattei che nelle prossime ore affiderà ad un medico legale l’incarico per l’autopsia. Difficile al momento fare ipotesi sull’identità: l’unica cosa certa è che si tratta di un uomo in avanzato stato di decomposizione. Sarà complicato anche capire da quanto tempo si trovava in mare visto che le condizioni del corpo dipendono anche dalle condizioni atmosferiche. A tali quesiti potrà rispondere l’autopsia.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cadavere nelle acque tra Ventotene e Santo Stefano, mistero sull'identità

LatinaToday è in caricamento