Calunnie nei confronti di quattro agenti della Mobile, condannato a due anni
Il 58enne di Latina aveva accusato i poliziotti di averlo costretto a dichiarare il possesso della cocaina. Per lui nessuna sospensione della pena
Pesante condanna per un 58enne di Latina che aveva calunniato quattro agenti della Squadra mobile accusandoli di averlo minacciato e intimidito durante una perquisizione che aveva portato al ritrovamento di cocaina.
Questa mattina A.S. è stato infatti condannato a due anni di reclusione senza la sospensione condizionale della pena e al pagamento di un risarcimento alle vittime che si sono costituite parte civile con l’avvocato Daniele La Salvia.
I fatti oggetto del processo, che si è svolto con rito abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, risalgono al 1 marzo 2021 quando, durante un interrogatorio davanti al gip l’uomo aveva dichiarato che i quattro agenti lo avrebbero costretto a dichiarare falsamente il possesso di cocaina a fini di spaccio per impedire l’arresto del figlio. L’uomo aveva inoltre dichiarato che i poliziotti avrebbero anche minacciato lo stesso figlio di spaccargli la testa mentre gli intimavano di aprire la porta di casa. Accuse che si sono rivelate infondate.
A conclusione del processo il pubblico ministero Giorgia Orlando ha chiesto per il 58enne una condanna a un anno e quattro mesi mentre il gup, al termine della camera di consiglio ha inflitto una pena più pesante: due anni di carcere senza la sospensione condizionale e 3mila euro di risarcimento per ciascun agente calunniato