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Cronaca Terracina

Camorra, confiscati beni per oltre un milione di euro ad affiliato al clan Licciardi

Il provvedimento disposto dal Tribunale di Latina ed eseguito dalla Guardia di Finanza nei confronti di un noto pregiudicato napoletano da tempo residente a Terracina

Confiscato il patrimonio mobiliare e immobiliare, del valore di circa 1.120.000 euro, ad un pregiudicato napoletano, ritenuto appartenente al clan di camorra “Licciardi” e da tempo residente a Terracina

L’operazione denominata “Trachna” è della Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma. 

Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Latina, è stato eseguito dagli specialisti del Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e costituisce, spiegano le Fiamme Gialle, l’epilogo di complesse indagini di polizia economico-finanziaria avviate nel marzo 2015 su delega della Direzione Distrettuale Antimafia capitolina nei confronti di Eduardo Marano, 57enne gravato da numerosi e significativi pregiudizi di polizia, dall’associazione di tipo mafioso (imputazione per la quale è stato condannato dal Tribunale di Napoli, in primo grado, a 9 anni di reclusione) all’estorsione, alla detenzione illegale di armi e munizioni. 

“Le indagini eseguite hanno consentito di valorizzare evidenze investigative acquisite in precedenza, in ordine alla abituale dedizione del proposto alla commissione di condotte illecite e, quindi, alla sua manifesta pericolosità sociale” si legge in una nota della Guardia di Finanza. 

In merito, così scrive il Giudice della prevenzione nel provvedimento di confisca di oggi: “

””[...] il MARANO è stato raggiunto oggettivamente da indizi gravi che lo indicano come appartenente a pieno titolo dell’associazione camorristica facente capo alla famiglia Licciardi [...] 
I rapporti del MARANO Eduardo con il predetto clan Licciardi derivano dal vincolo di coniugio del proposto con LICCIARDI Patrizia, figlia di LICCIARDI Gennaro detto “la scimmia”, storico capo dell’associazione. [...] Sul punto è sufficiente in questa sede richiamare le concordi dichiarazioni dei pentiti [...] che hanno individuato il MARANO come soggetto stabilmente inserito all’interno del clan LICCIARDI con compiti di esercizio dell’attività di usura e traffico di stupefacenti.”
”” 

I finanzieri del Gico, coordinati dalla Dda hanno così ricostruito il curriculum criminale del 57enne e sviluppato minuziosi accertamenti patrimoniali al fine di “aggredire i beni illecitamente accumulati” in oltre trent’anni, del tutto incongruenti con la sua capacità reddituale e dei suoi familiari. Tale sproporzione, unita alla “qualificata pericolosità sociale”, ha permesso di richiedere e ottenere, ai sensi del “Codice Antimafia”, l’applicazione della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza – con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 3 anni – e il sequestro finalizzato alla confisca dell’intero patrimonio direttamente o indirettamente riconducibile al 57enne. 

I beni oggi confiscati, già sottoposti a sequestro di prevenzione alla fine del 2015, sono:
- 5 fabbricati ubicati a Napoli e Terracina (LT);
- 1 motoveicolo;
- rapporti e disponibilità finanziarie.

L’operazione di oggi, “costituisce un’ulteriore prova della costante ed efficace opera di aggressione, da parte della Guardia di Finanza, alle ricchezze illecite degli esponenti della criminalità organizzata, che, nel caso di specie, sono risultati stabilmente stanziati nel Sud Pontino”. 
 

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