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Cronaca

Camorra, litorale “zona grigia” con infiltrazioni della criminalità

È quanto emerge dal vertice tra le Prefetture di Roma e Latina; nel litorale laziale, e quello pontino, "ci sono delle ombre": le mafie non controllano il territorio ma non si escludono "basi logistiche"

Super-vertice ieri nella capitale tra le Prefetture di Roma e Latina con la partecipazione dei massimi esponenti di forze dell’ordine e autorità giudiziarie del territorio. E secondo quanto emerso dal summit di ieri, il litorale laziale - e soprattutto quello pontino – è una “zona grigia” della criminalità, dove le mafie "non controllano il territorio" ma ci sono infiltrazioni.

La riunione, a cui hanno partecipato anche i procuratori delle due città, Giuseppe Pignatone e Andrea De Gasperis, è stata indetta per discutere della situazione della criminalità sul litorale romano e pontino, soprattutto alla luce dei due fatti di sangue che hanno tenuto banco durante l’estate, l’omicidio di Nettuno e quello del boss Gaetano Marino di Terracina dello scorso 23 agosto.

Episodi che secondo il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, sarebbero “isolati”, collegati alle questioni del napoletano. Ma questo non cancella o nega il fatto che sul litorale laziale "c'è un terreno grigio, ci sono delle ombre" dovute anche al fatto che "ci sono 500 persone tra quelle sottoposte a soggiorno obbligato o altre misure di sicurezza, testimoni e collaboratori di giustizia. Alcuni sono soggetti che hanno fatto parte della criminalità organizzata e non si può escludere che una parte di questi o le persone a loro vicine possano aver creato basi logistiche".

Ma "la 'guerra' tra le bande della criminalità organizzata di Napoli non si è spostata su Roma - ha aggiunto Pecoraro -. Le mafie non controllano il territorio del litorale romano o pontino, ci sono bande autoctone che per il traffico di droga si riforniscono presso bande della criminalità organizzata e in questo modo creano infiltrazioni".

La Regione Lazio intanto si è detta pronta a fare la sua parte, pronta ad "implementare gli strumenti operativi già messi in campo con il 'Patto per il Lazio Sicuro'" come ha spiegato l'assessore ai rapporti con gli enti locali e politiche per la sicurezza della Regione Lazio, Giuseppe Cangemi. "Con il 'Patto per il Lazio Sicuro' - ha detto Cangemi - abbiamo già stanziato oltre 250.000 euro in favore della Prefettura di Latina per il potenziamento del parco auto delle forze di polizia e per l'acquisto di materiale informatico".
 

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