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Cronaca Gaeta

Guardia costiera, il bilancio di un anno di lavoro: 159 persone soccorse, 16mila controlli

Il resoconto della Capitaneria di porto di Gaeta e degli uffici circondariali marittimi. Elevati quasi mille verbali per un totale di 650mila euro di sanzioni

Il bilancio di un anno di attività della Capitaneria di porto di Gaeta, degli uffici circondariali marittimi di Terracina e Ponza, e degli uffici locali di Formia, San Felice Circeo, Ventotene, Scauri e Sabaudia che, con oltre 200 unità di personale, sorvegliano costantemente il litorale e le acque, le isole dell'arcipelago e i canali con sbocco in mare.

In tema di salvaguardia della balneazione, sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e vigilanza sulla filiera ittica, gli interventi hanno portato a soccorrere complessivamente nel 2019 159 persone. Circa 16.000 sono stati invece controlli, oltre 21.000 i chilometri percorsi dalle autopattuglie e 8.100 miglia nautiche coperte dalle unità navali dipendenti. Nel complesso, sono stati elevati 917 verbali amministrativi per un totale di circa 650.000 euro di sanzioni comminate. Oltre 120 le comunicazioni di notizia di reato e le informative inoltrate all'autorità giudiziaria di Cassino, Latina e Frosinone, per almeno 143 condotte penalmente rilevanti, principalmente per inosservanza delle norme sui beni demaniali marittimi e per inquinamento ambientale, soprattutto nei territori di Terracina, Sperlonga, Gaeta e Formia.

Notevole anche lo sforzo tecnico-amministrativo a livello provinciale, con l’emanazione di 235 ordinanze per la sicurezza della navigazione e portuale, l’organizzazione di 89 sessioni d’esame per il rilascio di patenti nautiche per un totale di circa 400 candidati, circa 800 pratiche gestite dagli uffici naviglio e diporto. Infine oltre 10.000 istanze dei numerosi marittimi iscritti nei registri locali evase dagli uffici gente di mare e pesca.

Soccorsi in mare

Nel 2019 sono state appunto 159 le persone assistite in mare, a fronte di 157 missioni di soccorso. Il 2019 non ha registrato incidenti di rilievo dovuti ad imprudenza o ad imperizia, anche grazie alla mirata attività di prevenzione e alla efficiente catena dell’emergenza che coinvolge le amministrazioni e le forze di polizia, i vigili del fuoco, il 118, le associazioni di protezione civile e Volontariato.

Sicurezza della balneazione e tutela dei beni demaniali marittimi 

L’operazione estiva “Mare Sicuro”, dal 1° giugno al 15 settembre, ha visto l’azione coordinata di pattuglie dedicate via terra e mezzi navali via mare, per garantire il regolare svolgimento della stagione balneare. Solo in questo ambito sono state 11.000 le ispezioni effettuate con 517 contravvenzioni. Un fenomeno particolarmente rilevante è stato quello dell’abusivo posizionamento di attrezzature da spiaggia riscontrato soprattutto nelle località di Terracina, Fondi, Sperlonga e Gaeta. I controlli mirati hanno portato al sequestro e alla successiva rimozione di oltre 2.000 attrezzature balneari e alla restituzione alla libera fruizione di circa 5.100 metri quadrati di pubblico demanio marittimo che era occupato illecitamente. In altri 82 casi sono stati invece sanzionati i titolari degli stabilimenti balneari per violazione delle Ordinanze locali di sicurezza balneare, ovvero per assenza dei bagnini, mancanza delle previste dotazioni minime di salvataggio oppure difformità nell’utilizzo degli spazi in concessione. 

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Sicurezza della navigazione e portuale

Come ogni estate è stata apprezzata la campagna di rilascio dei “Bollini Blu”, con ispezioni a bordo delle unità da diporto e il successivo rilascio di tagliandi identificativi in caso di rispetto dei requisiti di sicurezza. L’iniziativa è stata condivisa con le locali forze di polizia in mare per evitare duplicazioni nei controlli e diminuire i disagi per l’utenza. Nel mare del sud del Lazio sono state “bollate” 228 imbarcazioni da diporto virtuose. Ispezionate 30 navi mercantili di bandiera estera, di cui una trattenuta in porto fino all’eliminazione delle carenze evidenziate nel rispetto degli standard minimi internazionali di sicurezza alla navigazione. Infine, le proibitive condizioni meteomarine dei mesi di novembre e inizio dicembre hanno impegnato duramente le varie sale operative e gli uffici della Guardia Costiera. Si sono infatti registrati danni materiali ad alcune unità navali all’ormeggio, tra cui il caso del motoveliero "Signora del vento" in porto a Gaeta

Vigilanza della pesca

Anche la pesca marittima ha avuto grande attenzione, attraverso unìattività di prevenzione e collaborazione con le cooperative locali e gli armatori del settore. Circa 2.100 le ispezioni effettuate, anche nell’entroterra: in 150 casi si è proceduto ad elevare contravvenzioni per circa 232.000 euro di sanzioni, 66 sequestri per un totale di oltre 6 quintali di prodotti ittici e 59 attrezzi da pesca vietati sequestrati. Gaeta, Formia, Cassino e Fondi le aree maggiormente interessate dai comportamenti illeciti, riguardanti principalmente la tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti ittici.

Tutela dell'ecosistema marino

Il personale della sezione di polizia marittima, ambiente e difesa costiera ha provveduto a reprimere le fattispecie illecite riscontrate a seguito di oltre 2.700 ispezioni effettuate per documentare l’illecito smaltimento di materiale plastico e reti fantasma sui fondali marini della rada di Gaeta per un’estensione di circa 800.000 metri quadrati. Particolare attenzione alle acque destinate alla balneazione. Numerosi sono stati infatti i sopralluoghi effettuati risalendo i principali corsi d’acqua superficiali dei comuni di Gaeta, Minturno, Formia, Sperlonga, Spigno Saturnia, Santi Cosma e Damiano e Fondi, per individuare eventuali scarichi abusivi o fonti di potenziale inquinamento. Alcuni accertamenti, effettuati anche mediante video ispezioni della rete fognaria e campionamenti delle acque, sono tuttora in corso. 

“Sono risultati che ci rendono orgogliosi – sottolinea il comandante della Capitaneria di porto di Gaeta Federico Giorgi – perché testimoniano il costante impegno, amministrativo ed operativo, profuso da tutto il personale dipendente della Guardia Costiera. L’auspicio, per le sfide che ci attendono nel 2020, è ben chiaro: continuare ad alimentare, soprattutto nelle giovani generazioni, la sensibilità e l’attenzione verso le tematiche ambientali, in modo da ridurre l’impatto delle attività illecite e dannose sull'ecosistema marino e costiero”. 

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