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Cronaca

Caporalato, dieci azioni per contrastarlo: firmato il protocollo della Regione

Il documento prevede liste attive nei centri per l'impiego, convenzioni pubbliche per i trasporti dei lavoratori nelle campagne e incentivi alle aziende

Dieci azioni per sconfiggere e prevenire il caporalato. E' stato firmato oggi, in Prefettura, un protocollo tra Regione Lazio, sindacati e associazioni di categoria. Obiettivo: contrastare il fenomeno e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura con azioni che favoriscono la legalit e il rispetto della qualità del lavoro.  Presenti il prefetto di Latina Maria Rosa Trio, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, gli assessori regionali al Lavoro e all'Agricoltura Claudio Di Berardino e Enrica Onorati, insieme a tutti rappresentanti delle parti sociali e datoriali. Il protocollo prevede un iniziale stanziamento di 500mila euro e la sua prima fase di sperimentazioni riguarderà proprio la provincia di Latina, in particolare il sud pontino, dove si concentra un quarto delle aziende agricole del Lazio. I fondi serviranno per garantire il trasporto gratuito per i lavoratori da e verso i campi e per realizzare una piattaforma informatica che offre, in forma digitale e consultabile con una app, l’incontro trasparente tra domanda e offerta di lavoro. Previsti, inoltre, incentivi alle imprese agricole che assumono lavoratori attraverso le liste dei Centri per l’Impiego.

L'assessore regionale Claudio Di Berardino

“Un protocollo per  rafforzare la qualità del lavoro in agricoltura e contrastare lo sfruttamento - ha esordito l’assessore Di Berardino - Da una parte c’è l’aspetto punitivo ma ci sono anche soluzioni e percorsi virtuosi . La Regione Laio si è mossa proprio sulla linea dei percorsi virtuosi e della prevenzione. Sperimentiamo il protocollo, che ha valenza regionale, proprio a Latina”. Come ha sottolineato l’assessore al Lavoro, il protocollo prevede un ruolo attivo dei Centri per l’impiego per elaborare elenchi e facilitare l’incontro tra domanda e offerta, con incentivi alle aziende che assumono attingendo da queste liste. Un altro punto importante è quello dell’inclusione sociale, con la presenza di mediatori culturali  per facilitare i lavoratori stranieri, formazione su salute e sicurezza misure a garanzia dell’abitare. Un capitolo a parte del protocollo riguarda infine il trasporto , con fondi dedicati ed convenzioni con le aziende pubbliche di trasporti per i lavoratori che si spostano per raggiungere le campagne. “Si tratta di 10 azioni per intervenire nelle diverse realtà del fenomeno  - conclude Di Berardino – Si costituirà poi un gruppo di coordinamento per condividere un cronoprogramma e concretizzare le azioni da realizzare entro la primavera”.

Il presidente Zingaretti

“Quella della provincia è una terra ricchissima di produzione agricola di qualità, produce ricchezza per tutto il lazio e per l’Italia e noi dobbiamo sconfiggere questo fenomeno del caporalato, che arriva fino allo schiavismo a volte, e rendere l’economia sempre più sana” ha detto presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. "Bisogna soprattutto prevenire - ha agigunto - quindi con le associazioni datoriali e i sindacati metteremo in campo delle politiche per colpire l’illegalità e rendere questo lavoro più trasparente, altrimenti si determinano danni sociali, perché quando si abbasssa la dignità del lavoro le fasce sociali più basse ne pagano il prezzo. Fare emergere l’illegalità e colpire chi produce crimine farà bene all’economica della provincia e di tutto il Lazio. Questo protocollo vuole valorizzare un immenso patrimonio produttivo attraverso un’azione collegiale. Non c’è alcun intento di criminalizzare il settore, ma bisogna conoscere il male per sconfiggerlo e noi non ci siamo rilassati sul fatto che il primo baluardo per combattere l’illegalità è la prevenzione. Da qui nasce quindi l’idea di creare un percorso che ci porta verso un traguardo importante. In questi anni avuto l’ossessione di creare lavoro nella nostra regione ma una delle condizioni per creare lavoro è limitari gli spazi dell’illegalità che abbassano la qualità del lavoro. Abbiamo iniziano a fare la nostra parte con 500mila euro. Non si tratta della conclusione di un percorso dunque – ha spiegato il presidente – ma di un giro di boa. Abbiamo individuato strategie e attori, ora le dobbiamo applicare”.

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