rotate-mobile
Cronaca Prampolini / Via dei Mille

Piscine comunali nel caos, il caso in commissione trasparenza

Lo ha dichiarato il presidente Sarubbo che vuole vederci chiaro sia nei problemi della gestione da parte dell'ente privato, sia in quelli legati all'affidamento dei lavori di copertura

Una seduta della commissione trasparenza per discutere la difficile situazione delle piscine comunali di via dei Mille. L’annuncio arriva proprio dal presidente Omar Sarubbo che ha deciso di accettare la richiesta pervenuta dal consigliere comunale Giorgio De Marchis.

Due sono le questioni da risolvere, la prima riguarda la gestione della piscina da parte dell’ente privato, l’altro l’affidamento dei lavori di copertura che nei giorni scorsi sono stati oggetto di dibattito politico. Uno scontro che ha visto da un lato proprio Giorgio de Marchis e Nicoletta Zuliani e dall’altro il sindaco Di Giorgi.

Dal Pd avevano gridato all’illegalità: “L'amministrazione comunale ha deciso di affidare con procedura di cottimo fiduciario i lavori per la per la copertura della piscina. Per l'ennesima volta l'amministrazione comunale di Latina forza i meccanismi amministrativi e legislativi con lo scopo di restringere il campo dei soggetti ai quali è possibile affidare l'opera. In questo caso ci troviamo davanti ad una evidente violazione della legge visto che l'importo dei lavori affidati ammonta a circa 200mila euro, l'importo complessivo dell'appalto è di 275mila euro, a fronte dell'art. 125 del Dlgs 136/06 che consente l'affidamento di lavori in economia mediante la procedura di cottimo fiduciario per importi non superiori a 200.000 euro”.

Tempestiva era stata la risposta della maggioranza che aveva fatto sapere: “I lavori si riferiscono ad un finanziamento regionale di 275mila euro accordato dalla Regione Lazio all’amministrazione comunale di Latina. L’atto di concessione prevedeva che entro la data del 15 ottobre 2011 il Comune di Latina avrebbe dovuto comunicare all’ente regionale l’avvenuto perfezionamento dell’obbligazione di spesa, vale a dire l’affidamento dei lavori con relativa stipula del contratto di appalto e verbale di consegna dei lavori, pena la revoca del finanziamento stesso. Lo stesso 15 settembre 2011 il Settore Lavori Pubblici del Comune ha inviato una nota alla Regione chiedendo una proroga del termine del 15 ottobre, motivata dalla tardiva approvazione del bilancio comunale e dalla riorganizzazione degli uffici causata dalla gestione commissariale e dall’insediamento della nuova amministrazione”.

Tutto regolare quindi secondo il Comune; ma secondo Sarubbo è ora di vederci chiaro e, nel rispetto delle norme vigenti, sembra che un’audizione in commissione dei dirigenti e degli uffici preposti possa essere utile per sciogliere tutti i nodi.

“In una prima seduta che si terrà nei prossimi giorni chiederemo ai dirigenti di illustrare nello specifico la convenzione vigente per la gestione delle piscine comunali da parte del privato. Questa riunione sarà utile a comprendere il motivo per cui, nonostante la piscina sia gestita da privati, il Comune continui a pagare le utenze dal 2007 per un importo di oltre 70 mila euro l’anno – ha dichiarato Sarubbo -. In una seduta successiva la Commissione sentirà l’assessore di riferimento ed il dirigente dei Lavori Pubblici per capire se nell’affidamento dei lavori per la copertura della piscina siano state rispettate tutte le prescrizioni normative. L’obiettivo di questi incontri è solo ed esclusivamente uno: contribuire a migliorare l’azione amministrativa indirizzandola sempre più verso un uso trasparente del denaro pubblico.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piscine comunali nel caos, il caso in commissione trasparenza

LatinaToday è in caricamento