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Cronaca

“Centottanta giorni – Storie di soldati italiani in Afghanistan” , la presentazione a Latina

Si terrà sabato 17 gennaio alle 17 presso la sala conferenze di Palazzo “M”, a Latina la presentazione del libro della giornalista Ebe Pierini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

Trenta storie di soldati attraverso le quali viene ripercorsa la missione italiana in Afghanistan. Sarà presentato sabato 17 gennaio, alle 17.00, presso la sala conferenze di Palazzo “M”, a Latina, il libro “Centottanta giorni – Storie di soldati italiani in Afghanistan” (Herald Editore) di Ebe Pierini. La giornalista, nata a Latina, è stata per 9 volte in Afghanistan assieme ai militari italiani e ha avuto modo di lavorare come embedded al loro fianco anche in Bosnia, Kosovo e Libano.

La presentazione è organizzata dalla federazione di Latina dell’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro presieduta da Stefano Millozza. L’autrice sarà affiancata nella presentazione dal generale di brigata aerea Francesco Saverio Agresti, originario di Latina, oggi al comando della 1^Brigata Aerea Operazioni Speciali dell’Aeronautica Militare di Cervia che in Afghanistan ha comandato la Joint Air Task Force, e dal tenente Ubaldo Fiorillo, ufficiale addetto alla pubblica informazione del 70° stormo di Latina, anch’egli con una missione in Afghanistan alle spalle. Dopo le presentazioni di Pistoia e Treviso il libro arriva anche a Latina. 

“Centottanta giorni, sei mesi. È il tempo che ogni soldato che parte per una missione trascorrerà lontano da casa, dai suoi affetti, dal suo mondo – spiega l’autrice -. Il conto alla rovescia, una volta messo piede in Afghanistan, comincia da lì, da quella cifra, da centottanta. È una tradizione, è la prassi. Centottanta giorni che possono apparire un’eternità se si vive in condizioni disagiate, in una situazione di rischio costante, lontani migliaia di chilometri dall’Italia. Centottanta giorni durante i quali si rafforzano i legami, si riscopre la profondità delle amicizie, quelle vere. Si divide tutto, dal cibo ai rischi. Ci si protegge a vicenda. I commilitoni diventano fratelli. Per centottanta giorni si smette di essere un plotone, una compagnia, un reggimento, una brigata e si diventa famiglia. In trenta storie, la vita, la morte, gli attentati, gli spari, i momenti di condivisione, le festività passate lontani da casa, le ritualità, le difficoltà logistiche, le paure, le amicizie – conclude -.  Trenta storie che raccontano i centottanta giorni di alpini, paracadutisti, fanti, bersaglieri, genieri, cinofili, piloti, marinai, avieri, carabinieri del contingente italiano in Afghanistan. Attimi di vita e di missione che possono aiutare a meglio comprendere qual è stato, in tutti questi anni, l’impegno dei nostri soldati in quel Paese lontano”.

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