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Cronaca Sermoneta

Cesare Battisti, l’ex terrorista di Sermoneta ora rischia l'epsulsione dal Brasile

La notizia dai media brasiliani che citano fonti giudiziarie. I legali annunciano che presenteranno ricorso: "Siamo stati informati della decisione ma ancora non c'è una data"

Rischia l’espulsione dal Brasile. Questa la sorte che potrebbe toccare a Cesare Battisti, l’ex terrorista rosso originario di Sermoneta condannato in contumacia in Italia per 4 omicidi.

L’annuncio nelle ore scorse da parte dei media brasiliani che citano cita fonti giudiziarie. Sempre secondo quanto riportato dalla stampa locale, infatti, il giudice federale di Brasilia, Adverci Rates Mendes de Abreu, ha accolto una richiesta della Procura federale per considerare nullo l'atto del governo per la concessione del soggiorno a Battisti definito “uno straniero senza documenti in Brasile, condannato in patria per un crimine" e quindi "non ha alcun diritto di rimanere qui, né ha il diritto di ottenere un visto o un permesso di residenza”.

"Siamo stati informati della decisione ma ancora non c'è una data” ha dichiarato 'avvocato dell’ex terrorista Igor Sant'Anna Tamasauska. I legali di Cesare Battisti si dicono dunque pronti a fare ricorso contro la sentenza del giudice federale: "Non comprendiamo come si possa tentare di modificare una decisione della Corte costituzionale e del presidente della Repubblica" ha spiegato Tamasauskas. In caso di espulsione, le possibili destinazioni per Battisti potrebbero essere la Francia o il Messico.

Dopo una latitanza in Francia, Battisti era stato arrestato nel 2007 proprio in Brasile: uscito dal carcere nel giugno del 2011, era stato il presidente brasiliano Luiz Ignacio Lula da Silva a dire che non lo avrebbero mai estradato in Italia, affermazione supportata anche dalla Corte costituzionale. L'ex terrorista attualmente è in libertà.

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