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Cronaca

Chiazze marroni nel mare di Formia, tranquillizza il Comune: “Colpa delle alghe”

In moto la task force composta ambientale composta da Guardia Costiera, Comune, Arpa Lazio e Acqualatina dopo le prime segnalazioni: dietro le chiazze scure ci sarebbe una straordinaria fioritura algale legata all'aumento di temperatura

Chiazze marroni nelle acque del porto di Formia e nei tratti marini antistanti il litorale di Caposele e Torre di Mola. L’allarme è scattato nella giornata di ieri che ha messo subito in moto la task force ambientale composta da Guardia Costiera, Comune di Formia, Arpa Lazio e Acqualatina che ha subito effettuato un sopralluogo.

Secondo quanto emerso dalle prime verifiche e dai primi accertamenti dietro la formazione delle macchie scure ci sarebbe una straordinaria fioritura algale legata all’aumento di temperatura. Ora L’Arpa Lazio ha prelevato alcuni campioni d’acqua che saranno esaminati dal punto di vista microbiologico.

“A seguito delle prime segnalazioni - spiegano dal Comune di Formia -, si è immediatamente attivata l’equipe che da un anno lavora al monitoraggio della costa per individuare e prevenire fenomeni di inquinamento legati agli scarichi abusivi. I primi test effettuati da Acqualatina in collaborazione con il personale dell’ufficio Ambiente del Comune hanno escluso la presenza di materiale fognario rimandando poi all’Arpa Lazio il compito di effettuare le analisi microbiologiche specifiche dei tratti di mare interessati dall’anomala colorazione dell’acqua.

L’immediato sopralluogo effettuato con il personale tecnico dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale della Regione Lazio ha poi consentito il campionamento del mare mediante prelievi effettuati in più punti. Da un primo esame visivo di consistenza, i tecnici dell’Arpa hanno ricondotto il fenomeno ad una fioritura algale probabilmente generata dall’innalzamento delle temperature sia del mare che dello stesso fondo marino".

“Ringrazio la Guardia Costiera per la disponibilità dimostrata – commenta l’assessora alle Politiche Ambientali Maria Rita Manzo – e gli altri componenti della task force con i quali l'amministrazione lavora da tempo a stretto contatto per contrastare i fattori di inquinamento che mettono a repentaglio l’equilibrio del nostro mare. I primi riscontri dell’Arpa, almeno a livello visivo e olfattivo (l’acqua infatti non è maleodorante), sembrano rassicurarci sull’origine evidentemente naturale del fenomeno.

Ci rassicura soprattutto il legame operativo che si è instaurato negli ultimi mesi e che fa della task force da noi voluta uno strumento di prevenzione e monitoraggio assolutamente efficace. Renderemo noto il responso dei prelievi non appena l’Arpa ce li consegnerà. Nel frattempo, manterremo alto il livello di osservazione del tratto di mare interessato, in costante contatto con il comandante del porto Antonio Corrado”.

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