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Cronaca Centro / Via Benvenuto Cellini

Dormitorio provvisorio verso la chiusura, buono il lavoro svolto

Soddisfatta l'amministrazione per la gestione del centro e per l'aiuto ai senzatetto. L'invito: "Spero nell'apertura di strutture negli altri comuni; la nostra è l'unica della provincia"

È stato al centro delle polemiche per tutto l’inverno e, a pochi giorni dalla sua chiusura, il dormitorio provvisorio di Latina ha aperto le sue porte ai giornalisti.

L’iniziativa è stata voluta dall’assessore ai Servizi Sociali del Comune Patrizia Fanti per cercare di gettare acqua sul fuoco su uno dei temi caldi che ha monopolizzato gli ultimi mesi.

E così nel tardo pomeriggio di martedì il centro adibito all’interno dell’ex Consorzio Agrario alle spalle del teatro comunale è stato aperto alla stampa per mostrare quella che è la sua organizzazione, la sua struttura interna e per spiegare il meccanismo di una macchina che secondo l’assessore Fanti in tutto il freddo inverno ha funzionato alla perfezione o quasi.

Quasi, perché il problema è uno solo. La struttura del capoluogo è l’unica in tutta la provincia e ogni sera vede affluire senzatetto che provengono non solo da Latina ma anche da tutti gli altri comuni o dalle regioni limitrofe.

“Quello che mi auguro – ha dichiarato l’assessore Fanti presente al centro – è che anche i miei colleghi di tutta la provincia si adoperino ad aprire delle strutture in grado di garantire ospitalità ai senzatetto. Chi viene a dormire qui, nel dormitorio di Latina, molto spesso è costretto ad abbandonare la sua città e la sua famiglia con tutte le conseguenze che questo allontanamento poi comporta”.

Dormitorio provvisorio, le immagini del centro

E sono i numeri a parlare. Quest’anno si è avuta un'impennata nelle richieste di ospitalità con il centro che ha visto arrivare ogni sera anche tra le 45 e le 50 persone bisognose di un letto, con picchi di 60 richieste nei giorni più freddi e nel periodo dell’emergenza rom.

Mai è successo che abbiamo lasciato qualcuno fuori dal centro - hanno assicurato la Fanti e il gruppo delle associazioni di volontari che operano nel dormitorio –. Finchè abbiamo disponibilità di spazi e di brande accogliamo chiunque chiede il nostro aiuto”.

E la realtà all’interno del dormitorio è molto variegata, si trovano persone di diversa nazionalità, di età che va dai 18 ai 60 anni con una netta prevalenza di uomini rispetto alle donne.

Ma l’incontro con la stampa è stata anche l’occasione per illustrare la situazione di quello definitivo che ormai dovrebbe essere di prossima apertura.

“Il dormitorio di via Aspromonte è quasi completato. Mancano gli ultimi ritocchi agli arredi mentre è già stata preparata la determina dirigenziale per la gara di appalto per la gestione e il controllo della struttura – ha dichiarato la Fanti -. Ancora una volta per la buona riuscita del nostro lavoro sarà importante il cosiddetto schema di rete; vale a dire la collaborazione con tutte le associazioni di volontariato che già operano nella struttura provvisoria. La realtà che ruota intorno ai senzatetto è molto delicata e particolare; loro vanno sostenuti e molte volte anche spronati a chiedere aiuto,  e per questo è necessaria la collaborazione di tutti”.

Intanto in attesa che gli altri Comuni della provincia ascoltino l’appello dell’assessore Fanti e in attesa del taglio del nastro del nuovo dormitorio definitivo, quello provvisorio chiuderà le porte definitivamente il prossimo 30 aprile, dopo una serie di rinvii che hanno permesso di tenere aperto il centro un altro mese oltre la data di chiusura inizialmente stabilita che era quella del 31 marzo.

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